AGI - "Se penso a Parigi 2024 (Olimpiadi, ndr) sento un po' di peso. Tokyo è stata l'occasione per far capire chi fossi, in Francia dovrò continuare a dimostrarlo, ci arriverò da campione olimpico e cercherò di lasciarla ancora da campione olimpico".
Sono le parole di Marcell Jacobs a margine dei test effettuati con lo scudo aerodinamico nella pista di atletica leggera della caserma dell'Arma dei Carabinieri a Tor di Quinto a Roma. Jacobs, portacolori delle Fiamme Oro e allenato dall'ex triplista azzurro Paolo Camossi, ha parlato della preparazione che sta svolgendo in vista dei prossimi eventi.
Le parole del velocista
"Stiamo lavorando benissimo, non vedo l'ora di gareggiare, in fondo ci alleniamo per questo - ha aggiunto Marcell -. I test con lo scudo sono molto importanti. Ci permettono di raggiungere velocità alle quali normalmente non arriviamo. In questo modo corpo e muscoli si abituano a frequenze molto più alte. Sono test impegnativi ma allo stesso tempo divertenti".
Lo scudo consente di raggiungere velocità più elevate del normale, eliminando la resistenza dell'aria, e ciò si traduce in un passo più potente, ampio e rapido. Di conseguenza il sistema nervoso immagazzina nella memoria motoria queste informazioni che poi l'atleta tende a ricordare, facendo prestazioni migliori. Infine, parlando della staffetta - la 4x100 azzurra è oro olimpico in carica - Marcell ha aggiunto, "siamo un gruppo molto unito, ci siamo allenati insieme il mese scorso e anche la prossima settimana ci ritroveremo in raduno, ci carichiamo e ci stimoliamo a vicenda: vogliamo continuare a ottenere grandi risultati".
Lo scorso anno agli Europei di Monaco di Baviera a seguito di un risentimento muscolare di Jacobs al termine del riscaldamento prima delle batterie, il quartetto azzurro orfano del primatista italiano con 9"80 venne escluso dalla finale per un ricorso vinto dalla Turchia.