AGI - Jon Rahm è tornato il numero uno del golf mondiale dopo il trionfo nel Masters di Augusta, in Georgia. Per il 28enne basco è la consacrazione di nuovo fenomeno di questo sport, una sorta di 'Tiger Woods degli anni '20' visto che il ritiro anticipato del 47enne californiano per problemi fisici ha proprio il sapore di una staffetta.
Il giro finale è stato entusiasmante con 'Rahmbo' che ha rimontato due colpi di vantaggio all'americano Brooks Koepka, dopo avergliene rosicchiati già due nel terzo giro. L'aggancio è avvenuto alla buca 4, il sorpasso alla 6 e da li' è stato un crescendo fino alle quattro lunghezze di vantaggio finali (69 colpi contro 75 nel round conclusivo). Il Masters è uno dei quattro tornei del Grande Slam in cui si possono ancora affrontare tutti i migliori del mondo, compresi i 18 transfughi della Super Lega araba (Liv) che hanno ben figurato portando sul podio il 52enne Phil Mickelson (il più anziano a centrare il secondo posto ad Augusta) oltre a Koepka. Rahm intasca cosi' i tre milioni e 700mila dollari di premio e centra il suo 11mo titolo PGA e il secondo trofeo del Grande Slam dopo gli Us Open nel 2021.
A rendere ancora più emblematico questo successo, il 28enne di Barrika ha conquistato la sua prima giacca verde nel giorno del compleanno di una leggenda del golf spagnolo che è anche il suo idolo: il 9 aprile Severiano Ballesteros avrebbe compiuto 66 anni se un tumore non lo avesse stroncato nel 2011.
'Rahmbo' si è commosso a più riprese: "Tutti sogniamo cose cosi' da giocatori e proviamo a immaginarci come sarebbe ma non pensavo mai che avrei pianto per la vittoria in un torneo e invece ci sono andato molto vicino a quella 18ma buca per quello che significa per me e per il golf spagnolo".
Prima di lui altri tre spagnoli si erano imposti sul green del National Club: lo stesso Ballesteros (la seconda e ultima volta proprio 40 anni fa), Josè Maria Olazabal e da ultimo Sergio Garcia, nel 2017. E il presagio di vittoria era persino nel numero assegnato al suo caddie, il 49, appunto la data del 9 aprile letta all'americana. Ormai il basco è stabilmente ai vertici del golf mondiale e quest'anno si è conteso il primo posto con Scottie Scheffler (il campione in carica dell'Augusta che ha chiuso decimo) e con Rory McIlroy, eliminato dopo due giorni. Rahm aveva iniziato il 2023 fortissimo vincendo tre tornei in America fra gennaio e febbraio, prima di vedersi frenato da un infortunio. I suoi guadagni annuali hanno già raggiunto i 45 milioni di dollari solo di premi e già prima di Augusta si calcolava che in pratica riceve 7 mila dollari per ogni colpo tirato.
Nel luglio 2020, a 25 anni, otto mesi e nove giorni, Rehm era diventato il più giovane europeo a diventare numero uno al mondo. Resta inavvicinabile Tiger Woods diventato Number One 21 anni e sei mesi, eppure proprio del fuoriclasse californiano ora 'Rahmbo' potrebbe diventare l'erede, sia pure con la dovuta distanza da un mostro vincitore di 39 eventi PGA Tour, tra cui otto major. "È un golfista spettacolare", lo ha elogiato l'americano Max Homa, sconfitto all'ultima buca nel torneo Genesis Invitational a Los Angeles, "a parte Tiger è il giocatore più solido che ho mai visto. Lo conosco dal liceo ed era cosi' già da allora, numero uno tra i dilettanti, numero uno tra i professionisti". A fine settembre Rahm sarà tra i protagonisti della Ryder Cup a Roma e i suoi rivali Rory McIlroy e Scottie Scheffler saranno rispettivamente il suo compagno nella squadra europea e un temibile avversario per la corona mondiale.