AGI - La tennista ucraina Marta Kostyuk ha rimproverato la WTA per aver ignorato la richiesta di un incontro con le giocatrici del suo paese, dopo la sconfitta nel torneo di Miami contro la russa Anastasia Potapova, alla quale ha rifiutato di stringere la mano. "Volevamo un incontro con il consiglio del tour e non l'abbiamo ottenuto. Nessuna risposta, niente, solo silenzio", ha lamentato Kostyuk ai media.
Contattata dall'AFP, la WTA ha rifiutato di commentare. La scorsa settimana, la sua connazionale Lesia Tsurenko ha dichiarato che diverse giocatrici ucraine avevano fatto la stessa richiesta. Si è ritirata poco prima di affrontare la bielorussa Aryna Sabelenka a Indian Wells, dichiarando di aver avuto un "attacco di panico" in seguito a una conversazione con il capo della WTA sulle conseguenze dell'invasione russa nel suo Paese. Kostyuk (38esima al mondo) si è rifiutata di discutere le questioni che lei, Tsurenko e altre connazionali volevano sollevare con l'organismo. "Prima che si svolga un incontro, non credo sia una buona idea parlarne", ha detto.
A Miami, il sorteggio l'ha messa sulla stessa strada per il secondo turno della Potapova (26esima del seeding). Dopo un match ad alta tensione, che tuttavia si è svolto senza intoppi, quest'ultima ha vinto 6-1, 6-3 per avanzare al terzo turno, dove affronterà l'americana Coco Gauff (sesta testa di serie).
La settimana scorsa, a Indian Wells, la russa aveva fatto arrabbiare le giocatrici ucraine entrando in campo con la maglia dello Spartak Mosca. Questo è stato visto come un segno di sostegno al suo paese nel conflitto in Ucraina e le è valso un avvertimento formale da parte della WTA. Non che Kostyuk ne sia stata contenta.
"Ci sono molte cose che non condivido di quello che sta facendo la WTA. Non cambierà nulla", ha detto. "Non importa quello che dico, riceverò un sacco di odio. Ma un avvertimento? Non ha importanza. Si può sospendere qualcuno, non lo so. Non posso commentare, è solo divertente".