AGI - "Niente di nuovo sotto il sole ma, considerando quello che ha dichiarato, l'ipotesi che Arianna Fontana vada a gareggiare per gli Stati Uniti è abbastanza reale": ad affermarlo è il primo allenatore della pattinatrice lombarda, Stelio Conti, intervistato dall'AGI sulle esternazioni dell'azzurra dello short track che ha adombrato la possibilità di trasferirsi nel Paese natio del marito-allenatore Anthony Lobello.
Fontana, oggi tesserata per l'IceLab di Bergamo dopo essersi congedata dalle Fiamme Gialle, è la sportiva italiana più medagliata alle Olimpiadi estive e invernali (11 medaglie), quindi un patrimonio per lo sport azzurro. La 32enne 'regina del ghiaccio' attualmente non parla, ma starebbe organizzando una conferenza stampa.
"Ricordo che quest'anno lei ha fatto come quattro anni fa, - dice Conti, oggi allenatore e fondatore della Sport Evolution Skating di Bergamo -. Ha detto di essersi presa un anno sabbatico. Secondo me sta alla finestra, se cambierà qualcosa ritornerà con l'Italia in caso contrario avrebbe l'opportunità di cambiare nazionalità perché basta un anno senza gareggiare, essendo lei sposata".
Il tecnico ha citato il caso dei "fratelli cinesi (Shaoang Liu e Shaolin Sandor Liu, ndr) che, dopo aver vinto con l'Ungheria, sono fermi e ritorneranno con la Cina per seguire la loro allenatrice che è cinese".
"Arianna l'ho portata io alle Olimpiadi di Torino 2006, non aveva nemmeno 16 anni", ha rievocato Conti. "So che lei aveva già dei problemi ai Giochi di Vancouver 2010, era entrata in contrasto con qualche atleta di Bormio e da quel momento il movimento di Bormio (il più importante in Italia nello short track) è molto arrabbiato con Arianna", ha riferito il tecnico lombardo.
"Dopo PyeongChang 2018 lei si era risentita perché richiedeva l'ingresso del marito nello staff federale ma la federazione non lo vuole", ha aggiunto, "è noto il fatto che il marito sia stato allontanato dalla pista di Budapest quando si erano allenati per un periodo".
Parlando di una possibile soluzione 'pacifica', Conti ha osservato che "se la federazione creerà uno staff privato per Arianna, come è il caso della Goggia nello sci, permettendole di allenarsi solo con il marito, allora credo non ci saranno problemi". C'è però un problema: "Come farà poi ad allenarsi per la staffetta considerando che ci saranno anche le altre atlete?", si è chiesto Conti.