AGI - "E' stato molto facile volergli bene, perche' lui era un mostro di empatia, aveva garbo. Era uno di quelli con cui potevi farci una crociera, non ti saresti mai stancato": questo il ricordo del Gianluca Vialli uomo che Beppe Dossena, suo compagno di squadra nella Sampdoria tricolore del 1991, consegna all'AGI. "Abbiamo passato giornate intere, trasferte, gioie, soddisfazioni, i ricordi sono davvero tanti", sottolinea l'ex centrocampista blucerchiato.
"Era perspicace, intelligente, furbo, calcolatore al punto giusto", reivoca Dossena, "erano tutte qualita' che mostrava con educazione e rispetto". Qualita' che portava anche in campo e nello spogliatoio: "Rispetto a quello che e' stato e al ruolo che interpretava", sottolinea, "e' stato un esempio di come si possa essere 'egoisti' ma con generosita'. Lui pensava a se stesso al punto giusto, ma si dedicava alla squadra. Era sempre nel posto giusto al momento giusto in campo. Era un giocatore che tutti vorrebbero avere come compagno e in spogliatoio".
Indimenticabile l'intesa e la complicita' della coppia Vialli-Mancini, in campo e fuori, un legame straordinario che Dossena indica come esempio per le generazioni future e di oggi: "Due grandi, spero che che i tifosi possano rivivere le emozioni che ha regalato Luca e che qualcuno possa riceverle e possa ispirarsi a quello che e' stato lui".
E Vialli e' stato un gigante anche fuori dal campo: "Era straordinario", assicura l'ex compagno, "mostrava sempre una grande empatia, una delle sue migliori qualita'. Era bello stare insieme a lui".