AGI - "Sono contento, felice, entusiasta di poter sedere ancora una volta sulla panchina del Cagliari. Dentro di me c'era un grande maremoto, emozioni indelebili di quello che era stato a Cagliari. La squadra che mi ha reso grande e che mi ha fatto capire di poter fare l'allenatore". Così Claudio Ranieri nella conferenza stampa di presentazione come nuovo allenatore del Cagliari. Il tecnico romano torna in Sardegna dopo più di 30 anni visto che aveva lasciato la panchina rossoblu nel 1991.
Il suo ritorno è stato accolto da centinaia di tifosi all'aeroporto di Elmas dove l'ex tecnico di Leicester, Juventus e Roma è sbarcato questa mattina.
"Arrivai in Serie C (nel 1988, ndr). Io ricordo gli Orrù che mi chiesero di portare la squadra in Serie B visto che la città avrebbe ospitato i Mondiali due anni dopo. Andammo in Serie A in due anni. Una cavalcata incredibile".
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Il 61enne tecnico romano ha confessato la difficoltà della sua scelta: "Tutti questi ricordi mi mettevano paura. Perché devo andare a sporcare quei ricordi bellissimi ritornando a Cagliari? Poi ho pensato: perché essere così egoista? Perché non pensare al Cagliari in difficoltà? Il figlio di Riva mi ha scritto 'tutti qui ti aspettano, non ti devi preoccupare. Anche papa' e' entrato in societa' come presidente onorario e nessuno si e' dimenticato di quello che ha fatto'". E alla fine é arrivato il sì al presidente Giulini: "Tutti questi granelli mi hanno poi convinto ad accettare".
Ora "tutto l'entusiasmo lo devo tramutare in punti", ha sottolineato Ranieri, "non nascondo le difficoltà ma sono nato per questo. Mi sono rimboccato le maniche, ho voglia e darò entusiasmo alla squadra. Voglio che i giocatori del Cagliari sentano il senso d'appartenenza, che sentano l'isola come avviene nei Paesi Baschi per l'Athletic Bilbao".
Il ritorno di Nainggolan? "Non ne sappiamo nulla"
"Voglio conoscere bene i giocatori che ho a disposizione prima di scegliere e giudicare. Abbiamo un mese e non dobbiamo fare errori" sui calciatori "da portare sull'isola. Cercheremo di trovare quelli giusti per noi". Ranieri, nella sua prima conferenza da stampa da nuovo allenatore del Cagliari, ha toccato anche il tema del calciomercato. E sulle voci di un ritorno di Nainggolan spiega: "Ho sentito. So che vuole tornare e il suo agente spinge per questo. Ma noi non ne sappiamo nulla". L'allenatore romano, 71 anni, si e' soffermato sulla stiuazione della squara: "Voglio capire se questi giocatori hanno capito che stanno in Serie B. Questo sara' il mio sforzo piu' grande, che dobbiamo lottare su ogni pallone, su ogni singolo centimetro".
Obiettivo promozione
"La classifica è veritiera sempre. Dice qual è il valore attuale della squadra. Il mio obiettivo è rincorrere e prendere le due lepri che oggi stanno in Serie B. Non so se ci riusciremo ma dobbiamo provarci e andarci vicini. Io voglio il massimo da me stesso e dai miei giocatori. Voglio dei guerrieri". E scherza sul suo ruolo: "Mi sento ancora un allenatore-apprendista".
Sul modulo da adottare spiega che "li ho usati tutti" e "non ne ho uno" specifico. Sulle scelte di formazione, aggiunge: "Non guardo l'età o altro" ma gioca "chi mi dimostra che è capace di legare bene con i compagni di squadra e reparto". Poi ricorda le situazioni di Parma e Sampdoria: "Arrivai da ultimo in classifica e ci salvammo". A Cagliari, oggi, l'obiettivo è uno: "Dobbiamo salire". E poi precisa: "Non so se è la sfida più grande della mia vita, ma particolare, mia. Una sfida che mi bolle dentro".