AGI - All’inizio, negli anni Sessanta, era solo un’ingegnosa alternativa, inventata dai surfisti americani. Quando il mare era avaro di onde degne delle loro tavole, loro le acrobazie le realizzavano comunque, ma su una tavola più piccola, facendosi trainare da un motoscafo. Da allora il wakeboard, spettacolare mix di sci nautico e snowboard, tutto salti, evoluzioni e scariche di adrenalina, di strada ne ha fatta parecchia, diventando sport ufficiale nel ’92, quindi pezzo forte degli X Games della Espn e anche, più recentemente, moda, praticata tra laghi e mari (e ampiamente postata su Instagram) da celebrities come Kim Kardashian, Justin Timberlake, e a casa nostra da Raoul Bova e pure da Maria De Filippi.
Star a parte, l’ Italia fa agonisticamente sul serio: conta 40 mila atleti iscritti alla Fisw Federazione italiana Sci Nautico Wakeboard e Surfing guidata da Luciano Serafica e un dream team che vanta nove titoli europei, che ai mondiali pre-pandemia di Abu Dhabi nel 2019 ha conquistato la medaglia di bronzo, terzo dopo Stati Uniti ed Australia, ed è deciso ad alzare le prestazioni nel prossimo appuntamento mondiale in scena in casa, dal 25 al 30 luglio al lago del Salto, a Rieti. Del resto gli azzurri quelle acque dolci le conoscono a perfezione, è lì che si allena la nazionale, al centro nautico Varco Sabino Wave.
Programmati per il 2021 ma rinviati causa pandemia, i campionati mondiali sbarcano nel reatino con lo slogan “Show Your R-Evolution”, trenta nazioni in gara, 250 atleti e atlete dal fisico bestiale, circa 40mila spettatori e un Wakeboard village, sulla riva del lago, nell'area di Borgo San Pietro, con gli stands enogastronomici e il palco per le premiazioni e le presentazioni dei campioni in gara, australiani, americani (i più temibili) ma anche ucraini, ospiti della federazione. Non ci saranno invece, come previsto in chiave sanzionatoria per le competizioni internazionali a squadre, gli atleti russi.
L’atmosfera sarà in stile “Mercoledì da leoni” ma le ambizioni sono ancora più alte, forse addirittura olimpiche, come è già successo con il surf, che ha debuttato a Tokyo. “E' impressionante come questa federazione sia cresciuta e come il wakebord abbia acquisito appeal e popolarità - ha detto il presidente del Coni e membro del Cio Giovanni Malagò durante la presentazione ufficiale dei Mondiali - quando il surf è entrato nel programma olimpico, ho pensato che fosse il completamento di un percorso. Ora non mi sento di dire o garantire che anche il wakeboard entrerà tra qualche anno nel programma olimpico perché sono tanti i fattori ma ad esempio i numeri del surf a Tokyo sono stati impressionanti, soprattutto a livello di visibilità digitale”. Chissà. Intanto al lago del Salto lo spettacolo è garantito. E non è escluso che si affacci anche Bova, tesserato Fisv e testimonial della presentazione al Coni.