AGI - "Lo sport è un grande esempio di civiltà e alla mia età il tennis è un integratore alimentare per sopravvivere al meglio".
Altro che Sinner e Berrettini. Il più convinto testimonial del tennis italiano, per motivi salutisti ma anche di approccio alla vita e alla politica, è il presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato, 84 anni il prossimo 13 maggio, presidente onorario del circolo tennis Orbetello, che si allena un'ora a settimana, mica in doppio come altri ottuagenari, ma in singolare sui campi del Foro Italico di Roma.
Non a caso l'ex ragazzino che a 12 anni ha cominciato a giocare a tennis, come spiega all'Agi "per strada, ai tempi in cui nelle città di provincia non passavano le auto" è stato scelto per inaugurare questo pomeriggio agli Internazionali d'Italia, insieme al capitano di Coppa Davis Filippo Volandri, al campione del mondo di salto con l'asta Giuseppe Gibilisco e al padrone di casa Vito Cozzoli, ad e presidente di Sport e Salute, i talk "Vita da campioni", progetto nato dalla collaborazione tra Fit, sport e salute e Kratesis.
Nella chiacchierata condotta dal direttore di 'Formiche' Roberto Arditti, Amato, anche riferendosi al conflitto russo-ucraino ha chiarito che lo sport "è il modo di vivere insieme rispettando le regole e rispettandosi a vicenda, il mio avversario alla fine della partita è mio amico. L'immagine dei due tennisti che si salutano alla fine della partita dovrebbe essere fatta vedere ai disgraziati che oggi fanno un altro mestiere...".
Il tennis per lui è stato anche uno strumento di relazioni politiche. Mitologico, quando era premier nel 2000, il doppio con il numero di Downing street Tony Blair, preceduto da un colloquio politico a porte chiuse in Toscana, a San Gimignano nella tenuta del principe Guicciardini Strozzi. I due premier sfiderono il padrone di casa e l'ex presidente della Rai Roberto Zaccaria, altro malato di tennis. Italia-Regno Unito vinse il primo set 7-5 e poi il match fu interrotto al secondo, per oscurità quando i due erano sotto 3-2.
Amato ha esaltato il progetto salutista per gli over 65 presentato da Sport e Salute, teso a ridurre percentuali pericolose di inattività (il 57 per cento è sovrappeso, il 52 per cento sedentario) chiarendo che lui campa (testuale) anche attraverso il tennis.
"Ogni settimana sollecito il mio organismo a smuoversi attraverso il tennis, è un antidoto ai guasti del tempo" ha chiarito, spiegando che quando va dal suo massoterapista a lamentarsi per un ginocchio dolorante lui gli spiega che "è stato troppo seduto".
Amato è sicuro che quell'ora di tennis settimanale lo aiuti a ridurre fisioterapie e affini: "Guardate il Papa, poverino, ha miriadi di impegni e le sue ginocchia hanno bisogno di infiltrazioni, trattamenti medici che potrebbero essere risparmiati se potesse dedicarsi allo sport".
Uno sport qualsiasi? Macchè, meglio la racchetta, precisa il testimonial perfetto: "Una ricerca della Gran Bretagna dice che lo sport che fa meglio è il tennis. Perché diversamente da altri sport per anziani tiene vivo anche il tuo cervello: su ogni palla devi decidere dove tirarla, è una sollecitazione mentale che contrasta l'invecchiamento".