AGI - "Sarà decisivo chi entrerà a gara in corso perché potrà determinare l'andamento della partita". Lo ha detto all'AGI Roberto Donadoni, bandiera del Grande Milan di Sacchi ed ex allenatore della Nazionale, in riferimento alla sfida dei rossoneri contro il Verona: "Il Milan - ha aggiunto - sta per affrontare una squadra in salute, che non ha niente da perdere, e non sarà facile".
Domenica sera alle 20.45 gli uomini di Pioli affronteranno quelli di Tudor nella loro casa, allo Stadio Bentegodi di Verona. Una partita che rievoca nella memoria dei rossoneri spiacevoli ricordi da ricondurre proprio ad un avversario che ha strappato via per ben due volte lo scudetto, nel 73' e nel 90', rispettivamente all'ultima giornata di campionato e alla penultima, tanto da essere definito il "Fatal Verona".
Viviamo quindi la vigilia della sfida con Roberto Donadoni, ex centrocampista del Milan, che nel 90' era tra i protagonisti in campo ad affrontare quella nefasta giornata: "Non era una cosa che ci si aspettava. Una partita resa difficile da una conduzione complessa, si era creata un'atmosfera complicata, e poi, a parte il risultato, la memoria mi porta a pensare ad un match dove non c'era quel clima ideale che ci sarebbe dovuto essere, anche per colpa nostra".
Il Milan concorreva al titolo di Campioni d'Italia a pari punti con il Napoli. Oltre alla disfatta dei rossoneri, battuti per 2-1 dai veneti guidati da Bagnoli, ricordiamo un match caratterizzato da diversi episodi arbitrali controversi, tra quattro espulsi (tra cui l'allenatore Sacchi) e i nervi a fior di pelle di Van Basten, con quell'immagine della sua maglia a terra.
Ma con la presenza del Var, la partita sarebbe stata diversa? "Non so come possano essere valutati quegli episodi oggi - ha affermato Donadoni - sicuramente il Var deve essere un aiuto e credo che lo sia, apporta dei benefici, anche se la possibilità di lasciarsi andare a critiche non ci abbandona mai. Credo che sia un mezzo che abbia migliorato molte situazioni".
In quel caso, ha aggiunto l'ex rossonero, "Abbiamo reagito da professionisti, sapevamo che quello era un inciampo, l'unica possibilità era reagire quanto prima, fare tutto quello che era nelle nostre possibilita' per chiudere la stagione nel modo migliore".
E infatti il Milan di Sacchi si è consolato proprio il mese successivo, con la conquista della seconda Coppa dei Campioni consecutiva. Domenica il Milan di Pioli, sul tetto della classifica, sfiderà un Verona in ottima forma, ma l'ex allenatore della Nazionale è piuttosto confortante: "Un possibile deja vu? No, quello è stato un caso eccezionale come è giusto che sia, se è ricapitato nella storia è solo per una questione di coincidenze".
E sugli avversari afferma: "Il Verona non ha niente da perdere, anzi solo da guadagnare un risultato positivo in più nella sua ottima annata. È una squadra in salute, che sta bene, che ha fatto un grandissimo campionato, e non sarà facile".
Il Verona è reduce da tre risultati positivi consecutivi, a metà classifica, a -4 dall'Atalanta: "sono quelle partite in cui non si deve temere nulla, solo scendere in campo e dare il massimo, spendere tutte le energie per ottenere l'obbiettivo di una stagione faticosa. Tutto il resto è dispersione di concentrazione che potrebbe essere pericolosa".
Il Milan recupera Florenzi dall'infermeria e scenderà in campo con la certezza del suo gioiellino Leao e ancora qualche dubbio sulla trequarti: "Chi sarà decisivo? Il Milan ha dimostrato di essere una squadra che non vive sull''individualità, ma sul gruppo. Probabilmente sarà decisivo chi entrerà a gara in corso perché potrà determinare la partita", ha detto ancora Donadoni.
Sulla lotta scudetto, l'ex ct azzurro è soddisfatto di ritrovare le due milanesi in testa alla classifica: "mi fa piacere che le 2 squadre di Milano possano godersi questa chance, è una bella cosa per Milano e i suoi tifosi. Ad oggi il Milan è quello che ha le probabilità maggiori. Indipendentemente dal risultato dell' Inter di ieri, il Milan non dovrà ne potrà 'rilassarsi' contro il Verona, anzi scendere il campo con più convinzione".
E infine, ecco parole che arrivano direttamente dal cuore rossonero: "Da tifoso del Milan ed ex giocatore - ha concluso Donadoni - spero che questa cavalcata arrivi fino in fondo".