AGI - Per Novak Djokovic è "folle" il divieto ai giocatori russi e bielorussi di partecipare al torneo di Wimbledon che inizierà il 27 giugno.
"Condannerò sempre la guerra", ha sottolineato il serbo numero uno del mondo dopo la partita vinta contro il connazionalen Laslo Djere a Belgrado, "non la sosterrò mai, essendo io stesso figlio della guerra essendo cresciuto durante i conflitti civili che hanno seguito il crollo della Jugoslavia".
"Ma i tennisti, gli atleti non c'entrano niente", ha aggiunto Nole, "quando la politica interferisce con lo sport, il risultato non è mai buono".
La 27enne tennista ucraina Elina Svitolina si è detta favorevole alla possibilità di giocare a Wimbledon per gli atleti russi o bielorussi che si siano espressi contro l'invasione dell'Ucraina. "Non vogliamo che siano esclusi del tutto, devono solo dire se sono con noi e con il resto del mondo o con il governo russo".
Tuttavia la tennista di Odessa ha criticato le associazioni Atp e Wta, schieratesi contro il bando di Wimbledon, affermando che sulla guerra la loro reazione "non è stata pronta come avremmo voluto".