AGI - Il presidente cinese, Xi Jinping, ha dichiarato ufficialmente aperti i Giochi olimpici invernali di Pechino 2022. Xi, al Bird's Nest, ha annunciato l'apertura delle 24esime Olimpiadi invernali dopo i discorsi del presidente del Comitato olimpico di Pechino 2022, Cai Qi, e del presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach, alla cerimonia di apertura.
La cerimonia si tiene nel 'Nido d'uccello', lo stesso dove si tenne la cerimonia per l'apertura dei Giochi nel 2008; e così Pechino diventerà la prima città al mondo ad avere ospitato tanto le Olimpiadi estive che quelle invernali. Il grande frullatore olimpico che terminerà domenica 20 febbraio quando il testimone passerà all’Italia, a ‘Milano Cortina 2026’.
Xi, accompagnato dalla moglie, la first lady Peng Liyuan, ha salutato la folla, che lo ha acclamato. In piedi, ripreso da un maxi-schermo, il presidente cinese era avvolto da una lunga giacca a vento e da una sciarpa, entrambe di colore scuro, nella fredda serata pechinese, con al volto una mascherina raffigurante il logo delle Olimpiadi invernali.
Prima di sedersi, Xi ha rivolto i suoi saluti a Bach, a Pechino dalla settimana scorsa e ricevuto di persona dallo stesso Xi. Il presidente cinese si è poi di nuovo alzato in piedi per l'inno nazionale, mentre veniva alzata la bandiera cinese.
I 7 paesi che hanno derito al boicottaggio
All'evento, sarà presente il presidente Xi Jinping, affiancato da quello russo Vladimir Putin, a conferma del rafforzamento dell'alleanza strategica tra Russia e Cina anche sullo sfondo della crisi ucraina. Ma non ci saranno tra gli altri Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada e Australia che hanno organizzato un boicottaggio diplomatico in segno di protesta per la situazione dei diritti umani in Cina, in particolare le sorti della minoranza Uigura nello Xinjiang.
Alla fine, il boicottaggio, si estende a soli sette Paesi (su 91 partecipanti), ma comunque scontenta il regime. Alla cerimonia saranno comunque presenti altri importanti capi di Stato come Abdel Fattah al-Sisi (Egitto), Mohammed bin Salman (Arabia Saudita) o Kassym-Jomart Tokaiev (Kazakistan).
Durante la cerimonia sfileranno i veri protagonisti dei Giochi, ovvero gli atleti che quest’anno saranno 2.874 (1.291 donne e 1.583 uomini) in rappresentanza di 91 Nazioni. Ci sarà la novità assoluta di Haiti e persino l’Arabia Saudita. Saranno assegnate medaglie in 109 eventi con una quasi parità anche di genere: 52 le competizioni maschili, 46 quelle femminili e 11 gare miste.
Filo conduttore sarà la pace e l’unità. I concetti che saranno evidenziati nel corso della cerimonia d’apertura, il desiderio e la volontà della Cina di perseguire la pace nel mondo, l’esaltazione del motto olimpico ‘più veloce, più alto, più forte – insieme’ e proprio con la parola insieme, introdotta recentemente dal Comitato Olimpico Internazionale, c’è lo slogan di Pechino 2022, “insieme per un futuro condiviso”.
Casi Covid
Dall'inizio dei controlli, il 2 gennaio, sono 359 i casi di positività registrati nella bolla olimpica.I dati sono del comitato organizzatore spiegando che solo nella giornata di mercoledì sono stati registrati 55 nuovi contagi, di cui 26 all'aeroporto di Pechino e 29 a seguito dei controlli effettuati all'interno dei sistema delle bolle. Dei nuovi positivi, 29 sono atleti e funzionari delle varie delegazioni e altri 26 sono persone coinvolte a vario titolo nei Giochi.
La tregua olimpica della Corea del Nord
Il dittatore nordcoreano Kim Jong-un ha inviato "calorose congratulazioni" al presidente cinese Xi Jinping per l'apertura dei Giochi Olimpici, un messaggio nel quale gli analisti intravedono il segnale che Pyongyang non disturberà l'alleato cinese con il lancio di missili durante le Olimpiadi, bensì rispetterà la 'tregua' olimpica.
Kim si è congratulato con Xi Jinping per i Giochi che si svolgono, si legge nel messaggio diffuso dall'agenzia di Stampa ufficiale, Kcna, "nonostante la crisi sanitaria mondiale e circostanze difficili senza precedenti". L'omaggio è evidente: "La torcia olimpica accesa a Pechino dimostra chiaramente che non c'e' difficolta' o sfida che impedisca al popolo cinese di andare avanti con costanza".
E l'interpretazione del gesto da parte degli analisti che studiano ogni singolo movimento all'interno dell'imperscrutabile regime e' unanime: il dittatore nordcoreano ha effettuato sette diversi test missilistici nell'ultimo mese, che hanno messo "molto a disagio" Pechino, spiega Cheong Seong-chang, del Center for North Korea Studies presso il Sejong Institute a Seul; adesso ci sarà una tregua.
"Dal momento che Kim Jong Un ha inviato un messaggio di congratulazioni, la Cina può confidare nel fatto che Pyongyang desista da ulteriori test militari durante le Olimpiadi". Concorda anche Yang Moo-jin, che insegna all'Universita' di studi della Corea del Nord: e' "altamente improbabile" che Pyongyang possa "infastidire" Pechino durante i Giochi. "La Cina evidentemente non vuole alcuna tensione militare durante i Giochi. Inoltre, le Nazioni Unite hanno esortato tutti i Paesi a rispettare una tregua durante i Giochi Olimpici, il che aggiunge un altro elemento di pressione".