AGI - Sono 24, su 51 attualmente affiliate, le federazioni nazionali europee che hanno firmato una petizione contro l'attuale governance della Len, la lega europea di nuoto presieduta dal 2012 dall'italiano Paolo Barelli. La sfiducia nei confronti del dirigente romano, rieletto a capo della Len meno di un anno fa, da 21 anni presidente anche della Federnuoto, è emersa durante il Congresso della Len di Budapest dello scorso fine settimana.
Esponenti del nuovo movimento Europe for All (E4A) guidato da Antonio Jose Silva, presidente della federazione portoghese di nuoto e membro del nuoto mondiale (Fina), in un documento hanno scritto di aver "severamente criticato il presidente e l'ufficio di presidenza della Len per le loro attività e il loro atteggiamento".
Le accuse sarebbe concentrate su "problemi finanziari all'interno della lega europea di nuoto, mancanza di trasparenza e fiducia nei principali funzionari". Nel marzo scorso la polizia aveva sequestrato negli uffici della Len a Nyon alcuni documenti in merito a presunte irregolarità finanziarie e condotta impropria all'interno della Len. Oltre a Barelli sotto accusa anche l'attuale segretario generale della Len, David Sparkes, e Tamas Gyarfas, già tesoriere della Len. Il Congresso straordinario della Len, chiesto ai voti (46 a favore, 44 contrari) dal presidente della Federnuoto tedesca Marco Troll, si terrà il 5 febbraio 2022 a Parigi.