AGI - Prende il via la fase finale delle Olimpiadi di scacchi con 40 nazionali partecipanti, compresa l'Italia, che si sfideranno online a causa delle restrizioni anti Covid. Dopo una fase di qualificazione iniziata ad agosto, la formula prevede ora 4 gironi da 10 squadre che si affronteranno da mercoledì 8 a venerdì 10 settembre, con la discesa in campo delle potenze mondiali della scacchiera. Tre incontri al giorno definiranno le due compagini per gruppo che si qualificheranno ai quarti di finale.
Ogni turno si giocherà, in contemporanea, su un totale di sei scacchiere. Ogni squadra deve infatti garantire la presenza di due uomini, due donne e due giocatori juniores (nati dal 2001 in poi), uno per sesso.
Ogni singola vittoria consegna un punto alla propria squadra mentre la patta dimezza e divide la posta in gioco. Il risultato totale dei 6 incontri determina così il risultato finale di ogni match tra nazionali (massimo risultato, ad esempio, è quindi il 6-0). Le partite si giocano con un tempo di 15 minuti (più 5 secondi di incremento a mossa).
L'Italia ha raggiunto la fase finale dopo aver chiuso il proprio turno di qualificazione al terzo posto del suo girone e agguantando così l'ultimo posto disponibile dietro Lettonia e Moldavia. Decisivo il pareggio con i primi per 3-3 all'ultima giornata che ha persmesso all'Italia di ottenere l'ultimo passo per conservare il podio Ora, all'interno del girone C, se la vedrà con le fortissime Russia, Ucraina, Spagna e Germania e le più abbordabili (ma ostiche) Repubblica Ceca, Paraguay, Israele, Argentina e, di nuovo, la Lettonia.
I convocati azzurri sono i GM (Grandmaster) Daniele Vocaturo e Luca Moroni, prima e seconda scacchiera uomini, gli IM (International master) Marina Brunello e Olga Zimina, prima e seconda scacchiera donne, gli under Francesco Sonis (diventato GM a 19 anni lo scorso agosto) e la FM (FIDE master) Angela Flavia Grimaldi. Riserve, ma con la possibilità di essere chiamati a giocare in qualsiasi momento dai tecnici azzurri, il GM Pier Luigi Basso, gli IM Lorenzo Lodici, Elena Sedina e Daniela Movileanu e gli under FM Edoardo Di Benedetto e Giulia Sala.
Tra le squadre favorite al titolo ci sono sicuramente la Russia, la Cina, l'India e gli Stati Uniti anche se quest'ultimi hanno deciso di non convocare i loro scacchisti di punta per dare spazio a giovani, seppur di altissimo livello.
Particolare attenzione sarà rivolta anche all'Ucraina, all'Armenia alla Spagna, all'Inghilterra e alla Polonia di Duda, recente vincitore della Coppa del Mondo. Assente invece la Norvegia del campione del mondo in carica, Magnus Carlsen, intento a preparara la difesa del titolo a novembre contro l'assalto del russo, anch'egli assente alle Olimpiadi, Ian Nepomniachtchi.