AGI - L’Olimpiade posticipata, strana, bizzarra, senza pubblico, dove le positività al Covid-19 tra i circa 55mila accreditati era quotidiana (430 i casi totali), per l’Italia è stata trionfale. Un’edizione da record con 40 medaglie – 10 d’oro, 10 d’argento e 20 di bronzo (12 quarti posti) – nel carniere azzurro, mai così ricco.
A livello mondiale l’Italia dello sport si colloca al settimo posto per numero di medaglie di un medagliere vinto dagli Stati Uniti con 113 (39 ori, 41 argenti e 33 bronzi) davanti alla Cina con 88 (38 ori, 33 argenti e 18 bronzi). Un bilancio storico frutto di momenti bellissimi, epici e in alcuni casi leggendari.
Jacobs su tutti
Il personaggio della spedizione azzurra, già da record nel numero di atleti partecipanti (384 con una quasi parità di genere), è stato senza dubbio Marcell Jacobs, oro nei 100 metri e nella staffetta 4x100 nell’atletica leggera.
Dal ‘The Kihinkan - Takanawa Manor House’, sede della prestigiosa, lussuosa ed apprezzata Casa Italia nel cuore di Tokyo, il presidente del Coni, Giovanni Malagò ha tenuto una lunga conferenza stampa snocciolando dati, concetti e trattando temi a 360 gradi.
Il numero uno dello sport italiano nonché apprezzato membro del Comitato Olimpico Internazionale, è stato sempre molto chiaro anche nel numero di podi.
Il Coni sborserà per i medagliati olimpici 7 milioni e 50mila euro
“40 medaglie sono tante, io ero convinto che arrivavamo a 39, l’avevo detto alle persone a me più care anche perché, lo faccio da sempre, faccio tutto con il 13, moltiplico tutto per 13, aggancio il 13 nelle scelte della mia vita”, ha precisato Malagò.
Il bottino di Tokyo con 40 medaglie, l’ultima quella splendida di oggi delle ‘farfalle’ della ginnastica ritmica (bronzo), supera nettamente il precedente record che risaliva a Los Angeles ’32 e Roma ’60. Diversi gli spunti che rendono l’impresa dello sport italiano la più grande di sempre con tante ‘prime volte’.
Il Coni sborserà per i medagliati olimpici, 7 milioni e 50mila euro. È la prima volta che l’Italia ha vinto in ogni giorno di gara, mai accaduto in precedenza. È la prima volta che alle Olimpiadi sono presenti atleti da tutte le Regioni e Provincie autonome d’Italia e nati in tutti e cinque i continenti.
Chi sono i medagliati
Vito Dell’Aquila è stato il primo atleta nato negli anni 2000 a vincere una medaglia, addirittura l’oro. Nel nuoto la 4x100 stile libero maschile, argento, ha conquistato il primo podio olimpico in questa gara.
Sempre nel nuoto, che ha eguagliato il numero di podi in vasca (6) di Sydney 2000, la 4x100 misti ha conquistato la prima medaglia ai Giochi, Federico Burdisso è il primo medagliato nella specialità della farfalla ed è stato anche il più giovane medagliato dell’Italia Team a Tokyo (non ha nemmeno 20 anni). Il più anziano, 42 anno, lo schermidore Aldo Montano.
Gregorio Paltrinieri è stato il primo medagliato a vincere sia in vasca (argento negli 800 sl) che nel nuoto di fondo (bronzo). Vanessa Ferrari alla sua quarta Olimpiade ha conquistato la prima medaglia individuale al femminile (unico precedente argento a squadre nel 1928).
Maria Centracchio è stata la prima atleta del Molise ha vincere una medaglia olimpica (bronzo nel judo) come primo podio di sempre al femminile di Giorgia Bordignon nel sollevamento pesi (argento), sport che con tre podi ha eguagliato il bilancio di Parigi 1924.
Restando alle quote rosa, prima medaglia di sempre, e per lo più d’oro, nel canottaggio femminile con Federica Cesarini - Valentina Rodini (due di coppia Pesi Leggeri), prima nel tiro con l’arco con Lucilla Boari (argento), prima nel pugilato con Irma Testa nei 57 kg (bronzo).
C’è la prima medaglia, d’oro, mista, ovvero di un equipaggio formato da un donne e da un uomo: è quello del Nacra 17 nella vela con Caterina Banti e Ruggero Tita (si tratta della prima medaglia d’oro di sempre ai Giochi estivi di un atleta nato in Trentino).
Doppia medaglia, oro di Luigi Busà (Kumite 75 kg) e bronzo per Viviana Bottaro (Kata), nel karate disciplina all’esordio olimpico. Un libro di storia a parte è quello riservato all’atletica leggera.
I campioni dell'atletica
Marcell Jacobs è stato il primo finalista italiano di sempre dei 100 metri ed è stato anche il vincitore. Gianmarco Tamberi, oro nell’alto, il primo vincitore della specialità al maschile.
La media dell’età delle medaglie d’oro italiane è stata di 26,33 anni, un anno e tre mesi più alta di Rio 2016 ma va considerato che c’era un anno in più.
I medagliati d’oro sono stati 19, il numero più alto da Atene 2004 quando però c’era la pallanuoto donne.
L’età dei medagliati è stata di 26,84, la più bassa di Rio di mezzo punto e due anni più giovane di Londra 2012, tre di Pechino 2008. Il presidente del Coni si è soffermato anche sulla geopolitica delle medaglie.
“A Tokyo 2020 su 205 Paesi presenti, sono andati a medaglia 93 Nazioni, il 47% (a Rio 87, a Londra 85, a Pechino 86, ndr) – ha detto il numero uno dello sport italiano dal febbraio 2013 –. Sono cresciute anche le Nazioni vincitrici di almeno un oro, 65 contro le 59 di Rio e le 54 di Pechino.
La Lombardia è la regione più medagliata
La Lombardia è la regione d’Italia più medagliata, 16, seguita dal Veneto, due regioni che entrano nel clima olimpico di Milano-Cortiina 2026. Le città più medagliate, Roma con 6 seguita da Napoli con 4”.
Poi il plauso al quartier generale della spedizione azzurra.
Malagò: Casa italia è stata una cosa bellissima
“Casa Italia è stata una cosa bellissima, chissà cosa sarebbe stata la nostra Olimpiade senza Casa Italia – ha detto Malagò –. In questi giorni ho ricevuto un diluvio di complimenti dai colleghi membri Cio, comprese le federazioni internazionali e dai Comitato organizzatori delle prossime Olimpiadi. Abbiamo dato visibilità alle nostre aziende che ci hanno dato fiducia.
Tengo a dire che la credibilità dello sport italiano, definito leale, è ai massimi livelli”.
Il numero uno del Coni ha poi ricordato la sfortuna che ha colpito il canottiere Bruno Rosetti, positivo al coronavirus ad un’ora e mezza prima della finale. “Ringrazio Bruno Rosetti per un beffardo destino della vita, dopo 5 anni di sacrifici, quella mattina a quell’ora, un’ora e mezza prima della finale, è risultato positivo e non ha potuto salire sulla barca. Rosetti è ancora positivo (dal 28 luglio), lui è l’emblema della stranezza di questa Olimpiade”.
Giovanni Malagò ha poi citato il presidente del Cio, Thomas Bach definendolo un “gigante sotto tutti i punti di vista” per poi aggiungere, “questa è stata una scommessa clamorosamente vinta dal Cio, con Tokyo 2020 e le autorità giapponesi”.
Malagò ha affermato, “abbiamo reso felice un Paese, questa è stata l’Olimpiade migliore di sempre e non è impossibile ripetere le 40 medaglie di Tokyo ma dobbiamo occuparci solo di sport, basta perdere giornate, tempo ed energie come abbiamo fatto negli ultimi anni, mi auguro che il futuro del Coni sia nella vita istituzionale del Paese, lo merita per la storia, per il presente e per il futuro”.