AGI - È un compleanno col giallo quello che festeggia Roger Federer. Il campione svizzero spegne oggi 40 candeline ma tiene accesa l'incertezza per un proseguo di carriera che si sta facendo sempre più difficile. L'ex numero del mondo, oggi numero 9 delle classifiche, era atteso da un anno diverso dopo i due interventi al ginocchio eseguiti nel 2020 e tanta voglia di fare bene. E invece sono arrivati pochissimi match giocati, appena 13 in 5 tornei, senza acuti o soddisfazioni.
Dal ritiro agli ottavi al Roland Garros alla delusione di Wimbledon, con l'eliminazione ai quarti di finale per mano di Hurkacz, per di più con il primo 6-0 subito sull'erba londinese, fino ad arrivare al forfait alle Olimpiadi di Tokyo, uno dei pochi titoli che ancora mancavano sulla sua ricchissima bacheca, obiettivo più volte dichiarato negli anni passati.
Ma il ginocchio, ancora lui, si è rimesso a fare le bizze facendogli evitare la lunga trasferta giapponese. In questi mesi, insomma, si sono registrate tante, forse troppe, sofferenze per lui in campo e per chi, sul divano di casa, ha così tanto amato vederlo giocare.
— Roger Federer (@rogerfederer) July 13, 2021
I dubbi sul suo futuro, invece, sono sempre più numerosi e rumorosi. Gli ultimi sei mesi hanno evocato i fantasmi del ritiro per un tennista, forse il più grande di sempre, che fatica ad arrendersi all'avanzare dell'età e al moltiplicarsi dei problemi fisici.
Cosa succederà ora? Il giallo è tipicamente estivo ma, ancora, senza soluzione. Sono in molti ora a chiedersi se Federer si presenterà dall'altra parte dell'oceano per la stagione sul cemento nord-americano e una prima risposta è arrivata ieri con la notizia diffusa dall'Atp del suo ritiro dai tornei di Toronto e Cincinnati. Se dovesse decidere di giocare a New York, ultimo torneo dello Slam la cui partenza è fissata per il prossimo 30 agosto, lo svizzero potrebbe arrivarci senza aver giocato una partita e con pochissima preparazione.
Cosa lo spingerebbe allora a continuare? L'obiettivo potrebbe essere quello di provare a impedire a Novak Djokovic, altro serissimo candidato al titolo di tennista più grande di sempre, di realizzare il Grande Slam e di issarsi in cima alla classifica dei tornei dello Slam vinti.
Nel 2021, con le vittoria a Melbourne, Parigi e Londra, il serbo ha raggiunto Nadal e Federer a quota 20 e punta al sorpasso e alla definitiva consacrazione. È vero che il fuoriclasse di Basilea ha vinto 5 Us Open ma l'ultimo è datato 2008. Una vita (tennistica) fa. Le chance, a essere sinceri, sembrano poche.
E allora sono tanti i tifosi che, pur rimanendogli fedeli, si chiedono: Cosa ci sarebbe di sbagliato nel ritirarsi ora? Federer lascerebbe ai posteri una carriera lunga oltre 23 anni, con 103 titoli vinti (solo Jimmy Connors ne ha vinti di più a quota 109) e 310 settimane vissute come numero uno del mondo. Ha concluso con successo più dell'80% delle partite giocate nel circuito e si è aggiudicato 8 volte Wimbledon, la manifestazione regina di questo sport. Quel che resta, forse, come lo stesso Federer ha detto più volte, "è la consapevolezza di poter fare ancora qualcosa di grande".