AGI - è l'allarme sui Giochi olimpici invernali che scatteranno il 4 febbraio 2022 a Pechino. A sollevare perplessità sui protocolli imposti dalla Cina è il segretario generale del Coni, Carlo Mornati che oggi da Casa Italia a Tokyo ha anche illustrato i 'segreti' vincenti dello sport italiano che alle Olimpiadi di Tokyo 2020 ha superato ogni record di medaglie, ben 38.
"L'edizione di Pechino si sta dimostrando complicata, la Cina è chiusa non solo per noi ma per tutti, c'è obbligo di quarantena di 14 giorni e se le regole resteranno queste, nessuno andrà alle Olimpiadi di Pechino", ha detto Mornati.
"Sarà molto difficile riuscire a fare quello che abbiamo potuto fare qui a Tokyo. Ammetto che in termini di programmazione siamo indietro, non ci sono voli e siamo anche preoccupati perché dobbiamo mandare a novembre gli atleti di due federazioni (sci e ghiaccio, ndr) per le gare pre-olimpiche. In genere queste gare si facevano dodici mesi prima, invece con questa programmazione lo sci alpino non vorrebbe andare a Pechino. Abbiamo parlato col comitato organizzatore giapponese che ci ha mostrato il protocollo: se sarà confermato, non ci andrà nessuno in Cina", ha continuato.
Parlando del successo dello sport italiano a Tokyo 2020, Mornati ha precisato, "Tokyo è un punto di arrivo, per stilare un bilancio del rapporto degli ultimi 7 anni con le federazioni".
Il segretario del Coni ha spiegato che "nel 2014 abbiamo rivisitato completamente l'approccio, recuperato l'Istituto di Medicina e Istituto di Scienza dello Sport, centralizzandone l'operato". Sull'organizzazione, Mornati ha aggiunto, "ha funzionato perché abbiamo replicato integralmente il modello scelto in Italia, penso al ruolo dei Centri di Preparazione Olimpica, che abbiamo riproposto con il campus di Tokorozawa e con le altre location che hanno ospitato gli atleti prima delle gare con un feedback molto positivi".
A gestire l'organizzazione 36 persone che si sono occupate della gestione di oltre 700 persone, 384 erano atleti. Mornati ha poi ringraziato il presidente del Coni, "Malago' ci ha dato carta bianca, lui è competente e attento anche perché la prima intuizione di portare i Centri di Preparazione Olimpica sotto la Preparazione Olimpica è stata sua".