AGI - Basta meno di un’ora all’Italia del nuoto per raddrizzare subito l’Olimpiade di Tokyo. Ci hanno pensato gli 'scafi' azzurri, Nicolò ‘Tete’ Martinenghi, stupendo bronzo sui 100 rana, e i quattro moschettieri magici d’argento nella 4x100 stile libero battuti solo dai missili americani. I quattro ‘Italian boys’ si chiamano Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo, tutti grandi protagonisti nella loro singola frazione.
E così, nella seconda giornata di finali all’Aquatics Centre di Tokyo, l’Italia del nuoto torna ad aggiornare il grande librone delle medaglie olimpiche.
Il ritorno della rana
Martinenghi, 21 anni di Varese, a maggio bronzo continentale sui 50 rana, in appena 58”33 è entrato nei grandi del mondo di una specialità che 21 anni fa, a Sydney 2000, regalò al movimento acquatico italiano un oro con Domenico Fioravanti e un bronzo con Davide Rummolo.
A toccare prima di tutti in 57”37 sua maestà Adam Peaty. Il britannico campione olimpico cinque anni fa e primatista mondiale si è lasciato alle spalle l'olandese Arno Kamminga (58”00). “Ho cercato e voluto da tempo questa medaglia, me la sono sognata tante volte in allenamento, è favoloso – ha detto Martinenghi che è allenato da Marco Pedoja –. Voglio dedicare questa medaglia al mio primo allenatore Franco che sta vivendo un periodo difficile. Ieri sera ho fatto fatica ad addormentarmi, avevo tanti pensieri ma oggi capisco le emozioni che hanno vissuto 21 anni fa Fioravanti e Rummolo”.
Una doppia prima volta
L’argento della 4x100 stile libero è una doppia prima volta: mai una staffetta italiana era arrivata fino al secondo posto ai Giochi e mai in questa gara. Ad Atene 2004 nella 4x200 stile libero Massimiliano Rosolino, Filippo Magnini, Simone Cercato ed Emiliano Brembilla centrarono il bronzo. Nelle acque giapponesi, Miressi, Ceccon, Zazzeri e Frigo sono stati protagonisti di una cavalcata superlativa, maestosa sempre nelle prime posizioni e bravi a resistere al rientro dell’Australia nelle ultime due vasche.
Il quartetto azzurro ha chiuso in 3’10”11, nuovo record italiano migliorato di 19 centesimi rispetto alla batteria.
Davanti a tutti gli ‘Us Boys’ in 3’08”97 con Caeleb Dressel in prima frazione, Blake Pieroni in seconda, Bowen Becker in terza e Zach Apple in quarta.