AGI - Dopo tantissima sofferenza, dopo un gol subito e poi fortunatamente annullato, dopo una gara combattuta ma con meno lucidità rispetto al solito, l'Italia trionfa con l'Austria 2-1 e vola ai quarti di finale di Euro 2020. Sono serviti i tempi supplementari, dopo i 90' regolamentari terminati a reti bianche. Decisivi i gol di Chiesa e Pessina nel primo extra-time, mentre il sigillo biancorosso di Kalajdzic nel finale si rivela ininfluente. Tanta amarezza per la formazione austriaca, che dopo una prova di gran carattere e aver assaporato per un attimo la gloria (Arnautovic pescato in fuorigioco in occasione della sua rete al 65'), è costretta a salutare la competizione, comunque a testa alta. Ora gli azzurri aspettano la vincente di Belgio-Portogallo per capire chi affronteranno il 2 luglio nei quarti di finale.
Il ct Roberto Mancini, comunque non ha dubbi: "Abbiamo meritato di portare a casa la gara anche se alla fine abbiamo subito il gol. Già' nel primo tempo avremmo potuto fare due gol: lo abbiamo meritato e abbiamo vinto, anche grazie ai giocatori che sono entrati dopo e hanno risolto la partita. Sapevo sarebbe stata la partita più difficile".
Dopo aver schierato diverse seconde linee nella terza e ultima giornata della fase a gironi, Mancini torna ad affidarsi ai suoi titolarissimi per sfidare l'Austria. Donnarumma inamovibile tra i pali, così come capitan Bonucci al centro della difesa a far coppia con Acerbi, che sostituisce l'infortunato Chiellini. Sulle fasce Di Lorenzo e Spinazzola, mentre la linea mediana è formata da Jorginho, Barella e Verratti. In attacco, dopo aver rifiatato contro il Galles, si rivede il terzetto composto da Immobile, Insigne e Berardi.
Ritmi alti e tanta aggressività nei primi scampoli di gara, sia da una parte che dall'altra: rispetto alle tre avversarie incontrate dall'Italia nel girone, l'Austria dimostra molto più coraggio e capacità d'impostazione del gioco, non rinunciando mai al palleggio. Gli azzurri però hanno più qualità e provano a metterle in risalto soprattutto in fase di ripartenza, spaventando più volte i biancorossi con discese fulminee sulle fasce. Due di queste, entrambe nate dall'out di sinistra, portano alle conclusioni di Spinazzola prima e Insigne poi, entrambe non finalizzate a dovere.
La prima grande palla gol dell'Italia arriva al 17': Spinazzola sfonda ancora sulla fascia d'appartenenza e propone al centro, la palla sfila sul destro di Barella che d'esterno chiama Bachmann al riflesso con i piedi. Dall'altra parte ci prova anche Arnautovic, che scappa a Bonucci su un lancio dalle retrovie ma spara in curva con un tiro al volo dal limite. Sarà di fatto l'unico tentativo austriaco della prima frazione di gioco. Al 33' gli azzurri vanno nuovamente vicinissimi al vantaggio, stavolta con Immobile che lascia partire una sassata dai 25 metri, colpendo sfortunatamente un incredibile incrocio dei pali. Sembrano calare un po' i ritmi e l'intensità del match, ma prima dell'intervallo provano a risalire in cattedra gli uomini di Mancini, che spaventano nuovamente Bachmann con Spinazzola, il cui tiro smorzato dalla difesa finisce in calcio d'angolo. Dal corner successivo ci prova Di Lorenzo con un colpo di testa, spedendo però a lato.
La ripresa inizia senza sostituzioni e con l'Italia che tenta subito di premere sull'acceleratore, ma la prima grande occasione è per l'Austria con una punizione dal limite: Alaba si occupa della battuta, ma il suo mancino non è preciso e termina di poco sopra la traversa. Un episodio che spaventa un po' gli azzurri, che perdono lucidità e certezze rispetto a un primo tempo nettamente dominato sul piano del gioco. Al 62' arriva un'altra occasione per la selezione di Foda, con Sabitzer che calcia da fuori area trovando una deviazione di Bonucci, quasi beffarda per Donnarumma.
Passano appena tre minuti e l'Austria segna il gol del vantaggio con Arnautovic, ma la posizione irregolare dell'attaccante sulla sponda aerea di Alaba, strozza in gola l'urlo del popolo biancorosso. Mancini corre ai ripari e cambia le carte nel centrocampo azzurro, inserendo Locatelli e Pessina al posto di Barella e Verratti. Sono proprio i giocatori di Sassuolo e Atalanta che cercano di ridare vivacità alla manovra italiana, confezionando una buona azione che porta alla conclusione proprio Locatelli, imprecisa e terminata distante dai pali.
Il match resta equilibrato e imprevedibile e all'84' l'Italia ha un'altra grande chance per il vantaggio: Spinazzola dopo l'ennesima sgroppata crossa al centro per Berardi, che tenta l'improbabile acrobazia colpendo malissimo la sfera. E' praticamente l'ultima vera occasione dei 90' regolamentari, lo 0-0 resiste anche nei 5 lunghi minuti di recupero e si va così ai supplementari.
Nell'extra-time sale in cattedra Federico Chiesa, entrato all'85' al posto di Berardi. L'esterno della Juventus prima impegna Bachmann con un destro potente ma troppo centrale, poi s'inventa il bellissimo gol del vantaggio azzurro. Spinazzola sventaglia, Chiesa controlla e dopo un dribbling in area fulmina con il mancino il portiere austriaco per l'1-0.
L'Italia riprende morale e sulla scia dell'entusiasmo raddoppia al 105' grazie a Pessina, anche lui entrato a gara in corso e decisivo nell'affondare l'Austria con il sinistro che vale il 2-0. Nel secondo supplementare l'orgoglio austriaco viene a galla e i biancorossi vanno due volte vicini al riaprirla, prima con Schaub (bella parata di Donnarumma) poi con Sabitzer, che cadendo spedisce alto da due passi. Per il gol biancorosso è questione di attimi, perche' al 114' arriva il colpo di testa di Kalajdzic su corner di Schaub che rimette incredibilmente in gara la squadra di Foda. E' il primo gol subito dall'Italia nella competizione, che fortunatamente non implica nulla ai fini del passaggio del turno. Gli azzurri sono ai quarti, il sogno può continuare.