L a vigilia di Italia-Austria è trascorsa fra il mistero dell'adesione o meno delle due squadre al gesto d'inginocchiarsi in sostegno al movimento Black Lives Matter, e il tentativo di scoprire qualche piccolo dettaglio sulle formazioni che scenderanno in campo, mescolato all'ansia tipica di una partita importante. Siamo entrati infatti nella fase cruciale dell'Europeo, quella del ' dentro o fuori' .
Il ct azzurro Roberto Mancini, in conferenza stampa dallo stadio di Wembley, ha subito caricato e affermato di "esser giunto a Wembly con la seria intenzione di volerci tornare. "Giocare qui è meraviglioso - ha detto - non possiamo permetterci di sbagliare niente. L'Austria è una squadra molto aggressiva, molto fisica. Giocheremo davanti a 25mila spettatori, l'atmosfera è diversa. Certo quella di Roma era ottimale, ma questo europeo è itinerante, ci adatteremo. Faremo la nostra partita da qui alle altre se saremo cosi bravi. Wembley è uno stadio stupendo dove bisogna giocare bene". Sul gesto di inginocchiarsi, Mancini taglia corto: "non voglio parlarne. E comunque sono per la libertà, ha affermato.
Prima di lui, in una precedente conferenza stampa, Leonardo Bonucci ha detto che la squadra avrebbe tenuto una riunione in hotel, per decidere sul da farsi. Durante l'incontro stampa, è stato comunque precisato che l'Austria non ha inoltrato richiesta alla Uefa di poter compiere questo gesto in sostegno al movimento.
Mancini sottolineando l'importanza dello stadio di Wembley ha anche aperto un poco l'album dei ricordi riferendosi alla prima vittoria azzurra in quello stadio con gol di Capello: "ero piccolo a quel tempo, ma quella vittoria me la ricordo - ha spiegato - così come ricordo la finale di Coppa Campioni persa (con la Samp n.d.r). Qui ho giocato altre volte, questo stadio lo conosco bene".
E a proposito dei rischio contagi che incombe di nuovo in Gran Bretagna, a suon di varianti, Mancini ha ricordato che la squadra ha effettuato la doppia dose di vaccino, "quindi - ha detto- stiamo tranquilli". Parlando poi della squadra, il ct della nazionale ha detto che in tema di scelte, ragazzi " mi hanno messo tutti in difficoltà perchè hanno giocato fino adesso tutti bene. Questa di poter scegliere è una grande fortuna per noi. Da ct mi sono divertito molto, voglio continuare a farlo grazie a questi ragazzi. Giocare a Wembley deve essere un piacere, ci sono giocatori che non riescono a giocarci mai", ha sottolineato.
Che c'e' entusiasmo e voglia di fare bene, lo ha confermato anche Leonardo Bonucci: Ho visto fra i miei compagni facce consapevoli di quello che domani dobbiamo fare", ha detto, "ora mi interessa che tutti gli italiani tifino per noi". Quella contro l'Austria "è una partita molto importante, difficile da affrontare ma c'e' un bel clima. Loro hanno ottimi giocatori, hanno qualità e freschezza. Noi siamo pronti a giocare il nostro calcio". Bonucci ha sottolineato che la nazionale, "non si sente superiore a nessuno. Ci sarà da stare attenti ai piccoli dettagli, rispettare l'Austria ma fare il nostro gioco".
Sull'altra sponda, il ct della Nazionale Austriaca Franco Foda, ha sottolineato che per la sua squadra, "è' un momento speciale perché gioca per la prima volta un ottavo di finale, in più a Wembley contro l'Italia. E' una partita speciale per tutti, non solo per me, ma anche per giocatori, i tifosi, lo staff e la federazione. Non vediamo l'ora di giocare e speriamo di fare un buon risultato".
Per Foda si tratta di una sorta di derby: "Mio padre era italiano - racconta - purtroppo è scomparso e negli ultimi anni non aveva tanti rapporti con i familiari in Italia perché si era trasferito in Germania da tanti anni. Ovviamente avendo avuto un padre italiano c'è un rapporto speciale con l'Italia, ci vado spesso in vacanza e in Italia la pasta ha un sapore speciale".
Italia e Austria giocheranno in uno stadio sold out. La Uefa ha reso noto che per il match è stato raggiunto il tutto esaurito (capienza consentita poco meno di 22mila spettatori pari al 25% della capienza). Sono previsti sugli spalti circa 1200 tifosi italiani (tutti residenti in UK).