A GI– È festa di gol tra Sassuolo e Torino nell’anticipo della quinta giornata di Serie A.
Nella nebbia fitta di Reggio Emilia le due squadre si dividono la posta andando a segno per 3 volte a testa.
A rammaricarsi è soprattutto la squadra di Giampaolo che, dopo aver sbloccato il risultato al 32’ del primo tempo grazie a Linetty si è trovata poi a condurre, a sei minuti dal novantesimo, per 3-1 grazie alle reti ravvicinate di Belotti (77’) e Lukic (79’).
Ma i neroverdi quest’anno sono difficili da domare: dopo il momentaneo pareggio di Djuricic non hanno ceduto allo sconforto e in appena due minuti hanno rimesso in piedi una partita che sembrava ormai persa.
Tutto grazie a Chiriches (84’) e Caputo (85’). La prima frazione è tutta ad appannaggio degli ospiti. La squadra granata, reduce tra tre sconfitte consecutive, tiene meglio il campo costruendo numerose occasioni da gol e mostrando un carattere che sembrava aver smarrito in questo inizio difficile di campionato. Sia Verdi che Meité però trovano in Consigli un portiere in giornata di grazia. Ci pensa Linetty, allora, a bucare la difesa avversaria facendo esultare la panchina ospite con un preciso tocco da dentro l’area. Il Sassuolo, da parte sua, sembra poco smagliante rispetto alle ultime uscite, incapace di imporre quel gioco spumeggiante che ha fatto brillare gli occhi a molti addetti ai lavori e che ha portato il club a navigare nelle parti alte della classifica.
Nel secondo tempo però tutto cambia. Gli emiliani guadagnano spazio, riuscendo a sviluppare trame di gioco note, ma in difesa continuano a ballare. Il pareggio di tacco di Djuricic, giocata pregiatissima, sembra poter cambiare le sorti del match ma è in quel momento che il Torino diventa cinico: due gol rapidi e un nuovo allungo. Ma il grido di esultanza si spezza in gola quando il Sassuolo porta a termine l’ennesima rimonta di questo inizio di campionato.
I neroverdi salgono così a 11 punti in classifica restando secondi dietro il Milan. Per i granata è un punto che muove una classifica ancora deficitaria, con la consapevolezza di aver sprecato una grandissima occasione di rilancio.