P raga - Ci sarà ancora da soffrire, ma la Lazio fa un deciso passo avanti verso i quarti di Europa League. A Praga i biancocelesti, che confermano ancora una volta di avere altro piglio e altra volonta' fuori dai confini italici, conquistano un pari preziosissimo che li piazza in posizione di vantaggio in vista del ritorno, in programma tra sette giorni all'Olimpico. Pur essendo andata sotto al 13' per il gol di Frydek, la squadra di Pioli non si e' scomposta e ha continuato a macinare il suo gioco, trovando in mischia l'1-1 con Parolo, al terzo graffio europeo. Poi una ripresa piuttosto equilibrata, in cui la Lazio ha avuto l'unico vero guizzo per vincere con Candreva (traversa): forse sarebbe stato troppo contro uno Sparta organizzato ma povero tecnicamente, in ogni caso Biglia e compagni hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per entrare tra le prime otto dell'ex Coppa Uefa. Avvio aggressivo dei padroni di casa, ma la Lazio colleziona due clamorose palle gol tra il 6' e l'8': Radu, al culmine di una splendida azione rifinita da Keita - scelto per completare il tridente con Candreva e Matri - viene murato in extremis da Zahustel; sul successivo corner, Milinkovic manca l'impatto di testa a pochi passi da Bicik. Scampato il doppio pericolo, lo Sparta torna a fare paura: disattenzione di Hoedt da rimessa laterale, ma Lafata non e' all'altezza della sua fama di goleador.E' pero' un avviso a Marchetti: perche' Frydek, servito da Lafata alle spalle di Bisevac, al 13' indovina un gran destro che si infila all'incrocio dei pali e non lascia scampo al portiere biancoceleste.
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La Lazio incassa il colpo e fatica a ripresentarsi dalle parti di Bicik: si distinguono purtroppo, nel frattempo, i tifosi biancocelesti che fanno partire ululati razzisti nei confronti di Costa, difensore zimbabwese dello Sparta. Undiano Mallenco minaccia la sospensione. E' attento Marchetti sul guizzo di Krejci, tra i migliori, straordinario invece Bicik sulla gran giocata al volo di Candreva da posizione defilata. Nulla puo' pero' il portiere ceco al 38' quando Parolo trasforma nell'1-1 il colpo di testa di Hoedt murato da Bicik. Meritato il pari della Lazio. Un infortunio muscolare costringe Konko a lasciare campo al rientrante Basta (la partita del serbo durera' appena 20'), poi Pioli mette dentro Lulic (per Matri) e puo' imprecare quando Candreva, e' il 57', si inventa una magia che trova una clamorosa traversa. La sensazione e' che la Lazio abbia una chiara superiorita' tecnica, con Keita e Candreva pronti a colpire in qualsiasi momento. Scasny ci prova con gli ingressi di Fatai e Julis per Dockal e Lafata, proprio il duetto Candreva-Keita impegna Bicik a 20' dal termine. Per Marchetti c'e' lavoro al 77', quando Marecek scatena il destro e lo Sparta colleziona il primo e unico tiro della ripresa. Pioli chiude senza cambi, con Bisevac e Radu acciaccati: lo Sparta pero' non ha ne' la forza ne' la convinzione per tentare l'assalto finale e allora la Lazio torna a casa con un pareggio che piu' prezioso non si piu'. Tra sette giorni la sentenza.(AGI)