R oma - La Roma ha travolto 5-0 il Palermo ed è tornata al quarto posto, scavalcando l'Inter. Doppiette di Dzeko e Salah, in gol anche Keita, i giallorossi sono alla quinta vittoria consecutiva. Per i rosanero la zona retrocessione e' lontana appena tre punti mentre la squadra di Luciano Spalletti può far festa, al termine di una giornata dominata dal caso Totti, escluso dopo l'intervista al Tg1
La lunga giornata di Francesco Totti si è conclusa nel 'suo' Olimpico, seduto in tribuna a fare il tifo per la Roma contro il Palermo e a commuoversi per i cori di incitamento della sua gente ("C'e' solo un capitano..."). Una breve visita negli spogliatoi e la certezza che il lunedi', alla ripresa degli allenamenti, si presentera' regolarmente a Trigoria, mettendosi a disposizione di Spalletti, il tecnico toscano che l'ha escluso da una serata che lo avrebbe visto titolare nell'attacco giallorosso assieme a Dzeko e che, prima del match con i siciliani, si e' beccato anche sonori fischi. Una frattura che non si ricomporra' ma che potrebbe ridursi per la volonta' dei due protagonisti di fare il bene della Roma, assecondando orgoglio e ripicche personali. Tutto nasce dall'intervista concessa dal capitano giallorosso alla Rai e trasmessa in due 'puntate', tra sabato sera e, in versione integrale, domenica.
Il succo e' nelle frasi ascoltate sabato al Tg1: Totti, 39 anni, una bandiera della Roma con cui ha totalizzato quasi 600 presenze e 244 ma con un rinnovo contrattuale a questo punto assai complicato, lamenta una mancanza di rispetto e correttezza, spiegando di stare bene fisicamente e che non si sarebbe mai atteso dal mister le continue frecciate nei suoi confronti. "Poteva dirmele in faccia", l'accusa del campione del mondo, che si sente ancora calciatore e che vorrebbe restare a vita nel club giallorosso. Un sogno che pero'potrebbe infrangersi davanti ad una realta' diversa.
Frasi destabilizzanti per Spalletti, che in mattinata gli ha comunicato l'esclusione dalla squadra per il match con il Palermo. Totti ha salutato i compagni costernati ed e' tornato a casa. Non fuori rosa ma punito a poche ore da una sfida che lo avrebbe rivisto dopo tempo titolare. La vicenda ha ovviamente spaccato in due la piazza ed il mondo del calcio: da una parte c'e' una bandiera che ha ancora voglia di sventolare, pur riconoscendo l'eta' che passa, dall'altra un allenatore che ambisce al terzo posto, obiettivo tornato in auge dopo l'addio a Rudi Garcia. "Quando Francesco parla di mancanza rispetto non ho idea a cosa si riferisca. Io chiaramente rispetto Totti e mi incontrero' con lui", ha fatto sapere il presidente della Roma. La societa', per bocca del direttore generale Mauro Baldissoni, premette che "non c'e' da prendere alcuna posizione, e' un fatto che riguarda l'area tecnica". "La decisione compete all'allenatore che l'ha presa con profondo rammarico, anche perche' aveva deciso di schierarlo. Ma non e' una decisione punitiva, quanto una considerazione sulla serenita'", assicura il dg. Per Baldissoni, "non c'e' nulla da ricomporre" ma bensi' c'e' da capire che "Francesco sta vivendo con un po' di disagio il fatto di essere meno protagonista del solito, come tutti i grandi campioni che non riescono piu' a essere protagonisti verso la fine della carriera".
Venditti, stanno sbagliando tutti
Nell'intervista integrale, mandata in onda dal Tg1, Totti ha spiagato il suo momento difficile con Spalletti: "Sono un tipo chiuso, ascolto e medito, e quando c'e' da parlare parlo. La panchina? E' normale che per un giocatore come me dispiace stare in panchina ma l'ho messo in preventivo. Sono a disposizione del mister e pronto a giocare quando me lo chiede, ho dato tanto ed e' normale che alla mia eta' si giochi meno. Vengo da un infortunio brutto, pero' ho recuperato benissimo ed e' solo una decisione tecnica". Sulla sua 'gestione', Totti e' con il suo ex maestro Zeman: "Gestirmi meglio sarebbe un bene per tutti, piu' che altro avere un po' di rispetto, perche' finire la carriera in questo modo e' brutto". A giorni ci sara' l'incontro con il presidente James Pallotta per un eventuale prolungamento di contratto: "Io diro' la mia, lui la sua, sperando che tutti ne escano contenti. Mi aspetto correttezza, che mi dicano come stanno le cose e le loro intenzioni con me. Poi diro' la mia. Se faro' il dirigente? Piu' in la' si', ma ancora non ho pensato cosa faro': posso fare l'allenatore, il secondo, tante altre cose, e spero di rimanere sempre nella Roma. E' un mio sogno, l'ho sempre detto e ribadito, ma se le due strade non portano alla stessa via, vedremo...".
Con Spalletti il rapporto e' ai minimi termini: "Un rapporto da 'buongiorno e buonasera'. Anche questa e' una strada, rispetto la sua scelta e va bene cosi'. Io lo stimo sia come persona che come allenatore e alla societa' ho detto di tenerlo in considerazione anche per il futuro. Ma speravo che tante cose lette sui giornali me le avesse dette in faccia". Totti ne approfitta anche per chiarire la risposta data mercoledi' sera ad una cronista dopo la sfida di Champions con il Real Madrid: "Una ragazza mi ha chiesto di rispondere a delle domande e le ho detto: 'Che ci fai con me? Non gioco, non faccio niente...'. Ma era una battuta, come ne ho fatte tremila... Se ti rode perche' ti rode, se ridi perche' ridi, come faccio, sbaglio sempre. Ma io faccio sempre quello che mi sento di fare".
(AGI)