R oma - In tre hanno già fatto le valigie e in attesa di Fognini, Bolelli e Cecchinato sono Andreas Seppi e Roberta Vinci a tenere alti i colori italiani sul cemento di Melbourne. Lo Slam australiano non comincia benissimo per gli azzurri, soprattutto fra le donne dove rimane in gara la sola tarantina. Camila Giorgi, del resto, aveva bisogno di un'impresa contro Serena Williams e non e' arrivata. La marchigiana ha lottato ma alla fine si e' arresa in due set, 6-4 7-5 in un'ora e 45 minuti. Vero che la 34enne numero uno non giocava un match ufficiale da quattro mesi, ovvero dalla sconfitta in semifinale contro Roberta Vinci agli US Open (una decina di giorni fa si era anche ritirata alla Hopman Cup per una infiammazione al ginocchio destro), ma e' apparsa in buone condizioni e la Giorgi non ha sfigurato alla Rod Laver Arena."Ci ho creduto sino alla fine - confessa - ho giocato abbastanza bene e non mi sembra che in campo ci sia stata una grande differenza tra me e la mia avversaria. Lei pero' e' stata piu' lucida nei momenti decisivi. Se pensavo al fatto che non giocava un match da tanti mesi? No, ero concentrata sul mio tennis". Inattesa, invece, la sconfitta al primo turno di Sara Errani, testa di serie numero 17, che ha ceduto in tre set alla 21enne russa Margarita Gasparyan, numero 60 del ranking Wta: 1-6 7-5 6-1 in due ore e 12 minuti. La 28enne romagnola, capace di arrivare nei quarti nel 2012, si e' via via disunita: "Ho avvertito troppo la tensione e non saprei indicare il motivo, già da ieri mi sentivo troppo nervosa. Il terzo set l'ho giocato male, avevo poche energie, ripeto per la troppa tensione. Il dolore al gluteo l'ho sentito dopo il primo scambio, ma sembrava andare meglio". E così resta la Vinci, testa di serie numero 13 e mai andata oltre il terzo turno a Melbourne. Oggi, relegata sul Court 13, la tarantina ha superato senza troppi patemi l'austriaca Tamira Paszek (6-4 6-2). Unico brivido sul 4-4 del primo set quando ha annullato tre pericolose palle break. Prossimo ostacolo Irina Falconi. "Non sento il peso della responsabilità - assicura la Vinci - non e' che ora arrivo qui a Melbourne e faccio di sicuro semifinale o finale. Oggi potevo anche perdere, era un match complicato come tutti gli esordi in uno Slam. Era molto attenta e concentrata, ma aver battuto Serena non significa che ora do' a tutte 6-2 6-2. Certo nella testa delle mie rivali un minimo pesa il fatto che sono stata finalista agli US Open, che ho battuto Serena".
In campo maschile, pur non giocando il suo tennis migliore, Andreas Seppi ha superato il primo turno. L'altoatesino, 28esima testa di serie e già due volte negli ottavi (2013 e 2015), ha sconfitto per 3-6 7-6(4) 6-4 7-6(10), in tre ore e quaranta minuti, il russo Teymuraz Gabashvili: prossimo avversario lo statunitense Koudla. Nulla da fare, invece, per Paolo Lorenzi, che ha ceduto in tre set a Grigor Dimitrov, 27esimo favorito del seeding: è finita 6-3 7-6(8) 6-3 per il bulgaro in due ore e 25 minuti.Nessuna sorpresa fra i big. Avanti facile Djokovic, Federer, Berdych e Nishikori, con Tsonga che concede un set al finalista dell'edizione 2006 Marcos Baghdatis. Fra le donne, invece, avanti in scioltezza Radwanska, Sharapova, Kvitova e Suarez Navarro mentre salutano già Wozniacki, Petkovic e Stosur. (AGI)
(18 gennaio 2016)