U no dei più noti campioni dell'Nba, Kyrie Irving, è entrato ufficialmente a far parte della tribù dei Sioux di Standing Rock, nel North Dakota, un riconoscimento che è anche un tributo alla sua battaglia contro il passaggio dell'oleodotto voluto da Donald Trump all'interno della riserva.
Il 26enne playmaker dei Boston Celtics e la sorella maggiore Asia hanno partecipato a una cerimonia rituale davanti a un migliaio di persone a Cannon Ball dove, tra danze e festeggiamenti, gli sono stati conferiti rispettivamente i nomi Lakota di Piccola Montagna e Donna bisonte. Nato in Australia e cresciuto nel New Jersey, Irving è legato alla tribù da parte della madre, morta nel 1996 all'età di 29 anni quando il figlio ne aveva appena quattro. Gli avi di Elizabeth Ann Irving erano membri della tribù di White Mountain ma lei fu adottata, nove giorni dopo la sua nascita, da un pastore protestante e da sua moglie.
Kyrie Irving "è stato sempre consapevole della sua eredità e della suo legame con la tribù dei Sioux di Standing Rock", si legge in un comunicato che ricorda come il vincitore del titolo Nba nel 2016 con i Cavaliers di Cleveland sia stato "un sostenitore attivo del movimento NoDAPL che si opponeva al passaggio dell'oleodotto voluto da Trump all'interno della loro riserva, nel North Dakota. Gli 8mila membri della tribù temono che se venissero inquinate le acque del lago Oahe il loro futuro sarebbe segnato, ma il progetto sta andando avanti.
Just call him "Little Mountain."
— AP Sports (@AP_Sports) 24 agosto 2018
Boston @Celtics star @KyrieIrving has been given a Lakota name and is now part of his mother's Sioux tribe. #NBA
More from on the ceremony on the Standing Rock Reservation in North Dakota from @NicholsonBlake: https://t.co/O5K9FLLDJF pic.twitter.com/7WFGwZsDyO
Irving non ha mai nascosto le sue radice di nativo americano e ha il sigillo della tribù con la stella a otto punte sul retro della scarpa e tatuato sul collo. Ora i Sioux sperano che il suo esempio incoraggi altri figli illustri delle loro tribù che furono adottati a riscoprire le proprie radici.