Il cielo è grigio tra le vette della valle di Anterselva, le tribune da oltre ventimila spettatori sono vuote, qualche addetto ai lavori s'aggira per l'immensa area dell'Arena Alto Adige per preparare l'allenamento odierno ma il Mondiale di biathlon di Anterselva è tutt'altro che finito. Anzi, verrebbe quasi da dire che il 'bello deve ancora arrivare' perché con 'Doro Mondiale' (Dorothea Wierer) ci sono tutte le premesse per divertirsi ancora. Da domani si torna a sciare, sparare e lottare per le medaglie.
La regina delle nevi che disse no a Playboy
L'oro iridato, il secondo del suo palmares, è la ciliegina sulla torta di una carriera che la proietta tra le grandi di sempre del biathlon, sport che fa impazzire le folle nelle terre d'Oltralpe (Germania, Norvegia e Russia), decisamente meno quelle italiane.
Ai bordi delle piste, tifosi multicolor sono giunti da mezzo mondo. Negli occhi di tutti c'è impressa quella storica e stupenda impresa firmata da Dorothea Wierer sotto il cielo azzurro di Anterselva. Un trionfo entrato già nell'almanacco dello sport internazionale 2020 e per sempre in quello azzurro.
Per Dorothea la vittoria ha un significato particolare: quello è il luogo dove ha messo per la prima volta gli sci e iniziato a prendere confidenza con la carabina, a pochi chilometri da casa. Di più: l'oro l'ha centrato al termine di una sfida carica di emozioni tra sci e poligono. È un trionfo dalle sfumature quasi leggendarie dal titolo 'Oro, Azzurro e Wierer'.
Dorothea Wierer è stata profeta in patria, in quella Anterselva che il mondo conosce come la 'mecca' del biathlon, tra quei boschi e in quel poligono che l'hanno vista crescere sin bambina. "Vincere in casa la medaglia d'oro è davvero tanta roba, un'emozione unica che sognavo da bambina", ha detto Doro, che 13 anni prima era stata giovane apripista dei Mondiali 2007. Quasi un'era fa per il biathlon
Ad Antholz, Doro, ci torna però spesso per trovare la sua famiglia e allenarsi. Nel medagliere ci sono allori mondiali, europei, Coppe del mondo di varie dimensioni - è detentrice della Coppa generale - ma le manca la medaglia olimpica individuale.
Dorothea è personaggio più all'estero che in Italia. È miss biathlon - nessuna prima di lei si era presenta al via delle gare di Coppa con rossetto, mascara e orecchini della variopinta collezione - è inseguita dai tifosi dalla Lapponia alla Kamchatka che sperano di strappare almeno un suo autografo (il selfie sarebbe il massimo).
Ha detto di no ai nudi di Playboy, ma qualche anno fa ha posato quasi senza veli per un'azienda di piumini: le foto hanno fatto il giro del mondo, ma lei preferisce il biathlon.