AGI - Tra pioggia, ansia, colpi di scena, bandiere rosse e una partenza ritardata di oltre un'ora a causa delle avverse condizioni meteorologiche, Sergio Perez su Red Bull vince allo scadere delle due ore un caotico Gran Premio di Monaco, centrando il suo terzo successo della carriera in F1.
Decisiva una strategia sbagliata della Ferrari in particolare con Charles Leclerc, chiamato due volte ai box in pochi giri per montare prima gomme intermedie e poi slick, quando la pista era ormai praticamente asciutta. Un pit stop in più che il monegasco è stato costretto a pagare con tre posizioni al traguardo.
Chiudono infatti il podio Carlos Sainz secondo con la Ferrari e Max Verstappen terzo con l'altra Red Bull. Quarto proprio il monegasco idolo di casa, che perde altri 3 punti nei confronti del rivale olandese leader del mondiale (-9). George Russell e Lewis Hamilton chiudono rispettivamente quinto e ottavo con le Mercedes.
Dopo la partenza dietro la Safety Car fila tutto liscio fin quando la pista non va via via asciugandosi e lasciando libera interpretazione alle strategie per le gomme: si ferma prima la Red Bull con Perez, la Ferrari reagisce tardi con Leclerc, che rientra (senza volerlo) insieme a Verstappen per montare le intermedie, ma perde la posizione sul messicano.
Sainz invece resta in pista e si ferma poco dopo per montare per primo le gomme da asciutto, seguito dal monegasco compagno di scuderia: ne approfitta però la Red Bull, che al giro dopo ferma entrambe le monoposto mettendo Perez in testa davanti a Sainz e Verstappen terzo davanti a un infuriato Leclerc.
Qualche giro più tardi Schumacher si schianta alle piscine e viene sventolata bandiera rossa che interrompe nuovamente la gara. Alla nuova ripartenza, sempre dietro Safety Car nonostante la pista asciutta, non succede praticamente più nulla: le posizioni restano congelate per l'impossibilità di compiere sorpassi e Perez vince allo scadere delle due ore.
La rabbia di Leclerc
"Non ho parole, non possiamo fare una cosa del genere" è questo il team radio di un delusissimo Leclerc al termine del Gran Premio.