E' scattato il divieto per i tifosi del Tour de France di usare i fumogeni al passaggio della corsa. Il divieto adottato dalle autorità prefettizie vale per tutta la restante durata della grande Boucle, in occasione quindi delle tappe che si correranno da martedì a domenica prossima, e riguarda tutti i Dipartimenti che saranno attraversati dalla carovana ciclistica.
Lo si è appreso dagli organizzatori della corsa a tappe, con le notizie riferite da Pierre-Yves Thouault, vicedirettore del Tour e responsabile della sicurezza. All'origine della decisione ci sarebbe quanto accaduto giovedì negli ultimi chilometri della tappa in salita che portava all'Alpe d'Huez: in quella circostanza furono accesi diversi fumogeni colorati al passaggio dei ciclisti, in particolare quando c'è stata la caduta di Vincenzo Nibali, con conseguenze fisiche (frattura di una vertebra) che hanno portato il ciclista siciliano a ritirarsi dalla Grande Boucle.
"Spesso si dice che la cosa peggiore per la sicurezza stradale è la nebbia, ed è esattamente così: il fumo non ha nulla da fare sulle strade delle gare ciclistiche", e inoltre acceca i ciclisti, aveva commentato l'indomani il direttore del Tour, Christian Prudhomme, quando un fumogeno era stato lanciato nel mezzo del gruppo lanciato ad alta velocità per lo sprint sul traguardo di Valence. "Il fumo emette un gas che entra nella gola, oltre al fatto che è accecante, irrita soprattutto le vie aeree", ha detto lo spagnolo Mikel Landa, sesto in classifica generale.