B enevento - Non era un arrivo semplice. Pave' è leggera ascesa: servivano fisico e condizione. Andre' Greipel non ama gli sprint tradizionali ma si esalta quando c'e' da aprire il gas e dare sfoggio di potenza. Lo ha fatto a Benevento, dopo 233 chilometri, nella seconda tappa piu' lunga del 99esimo Giro d'Italia: il 33enne tedesco di Rostock, concittadino di Jan Ullrich, si e' affidato a istinto e forza: ha battezzato la ruota di Arnoud Demare (Fdj), finito poi secondo, ed e' volato via verso il traguardo con anticipo ma con tanta di quella rabbia da risultare imprendibile. In pratica, una vittoria per distacco, la quarta nella corsa Rcs, la 18esima in carriera in un Grande Giro: un'altra leggenda come Erik Zabel, detentore del record (20) e papa' di Rick, piazzatosi settimo, e' decisamente alla portata. A completare il podio e' l'azzurro Sonny Colbrelli (Bardiani), mentre Manuel Belletti e' sesto.
"La vittoria e' iniziata con l'inseguire la fuga, altre squadre non ci hanno aiutato - spiega il velocista della Lotto Soudal - Abbiamo rischiato ed esaurito presto i corrodiri: i pochi rimasti mi hanno tenuto davanti e ho fatto da solo nel finale. Sono partito presto ma sono arrivato in fondo, ho usato tutta la forza delle mie gambe". Una forza impressionante, che ha risentito solo marginalmente della fuga a quattro con dentro l'italiano Daniel Oss, peraltro finito in discesa rovinosamente a terra, iniziata al Km 40, dopo l'unico Gpm di terza categoria in cui ha svettato la maglia azzurra Damiano Cunego.
Il poker di battistrada ha avuto un vantaggio massimo di 7'30" al Km 70 ma poi i team, e la Lotto in particolare, hanno alzato inesorabilmente i ritmi fino al ricongiungimento inevitabile. In maglia rosa resta Tom Dumoulin (Giant-Alpecin): l'olandese eguaglia cosi' il connazionale Peter Weening per numero di giorni in testa alla classifica generale del Giro (4). Solo Erik Breukink ha fatto meglio con 8. "E' andata come ce l'aspettavamo e speravamo - ha spiegato il 'tulipano' - E' stata una giornata impegnativa, sempre su e giu', ma facile da controllare. Ora so che vuol dire sprintare in Italia, vogliono provarci tutti e nel finale ho avuto un po' di paura". Delle esitazioni di Dumoulin ha approfittato il lussemburghese Bob Jungels, che guadagna 4" dal leader ed e' ora secondo a 16". Tra i big, anche lo spagnolo Alejandro Valverde porta a casa 4" dagli altri competitors, tra cui ovviamente Vincenzo Nibali, sesto in classifica a 26" da Dumoulin e con 1" di margine sull'esperto murciano. Domani, giovedi', il primo arrivo in salita del Giro con la Ponte-Roccaraso (Aremogna) di 157 chilometri, destinata a dare un primo, serio scossone alla classifica generale. La frazione e' breve ma sostanzialmente tutta di montagna. Dopo Castel di Sangro, inizia la salita finale che porta all'arrivo: 17 km alla media del 4.8%. Il Giro d'Italia torna dopo 29 anni con un arrivo di tappa a Roccaraso: nel 1987 si impose Moreno Argentin. (AGI)