T ragedia nel mondo del ciclismo: Michele Scarponi, vincitore del Giro d'Italia 2011, è morto dopo essere stato investito da un furgone a un incrocio mentre si spostava in bicicletta a Filottrano, in provincia di Ancona. Il 37enne, soprannominato "l'aquila di Filottrano", era tornato nella sua cittadina natale proprio venerdì sera.
Scarponi era diventato professionista dal 2002 e si era affermato come un fortissimo scalatore. Gareggiava per l'Astana, con cui si preparava ad affrontare il prossimo Giro d'Italia in cui sarebbe stato il capitano del team kazako, dopo l'infortunio di Fabio Aru che non parteciperà alla corsa rosa. Il 17 aprile aveva anche vinto la prima tappa del Tour of Alps, l'ex giro del Trentino, competizione che aveva vinto nel 2011.
Correre con un pappagalino in spalla
Nel 2011 aveva vinto il Giro dopo la squalifica di Alberto Contador per doping. Oltre al Giro, cui aveva partecipato 11 volte, Scarponi vantava 25 successi da professionista. Lo scorso anno era stato un gregario fondamentale per il successo di Alberto Nibali al Giro.
Estroverso e scanzonato, tra le sue particolarità negli ultimi tempi c'era quella di allenarsi facendosi accompagnare dal suo pappagallo, Frankje.
Tra i tweet per piangere la scomparsa, anche quelli dei campioni dello sport, non solo del ciclismo.
Vicino alla famiglia di Michele #Scarponi. Una tragedia che tocca tutto lo sport italiano.
— Francesco Totti (@Totti) 22 aprile 2017
Il ciclismo perde un campione, l'Italia un uomo vero. Addio Michele #Scarponi.
— Luca Lotti (@LottiLuca) 22 aprile 2017
Ciao Michele #Scarponi. Amico caro. Esempio e contaminatore di sorrisi
— ivanbasso (@ivanbasso) 22 aprile 2017
Profondamente colpito dalla tragica scomparsa di Michele #Scarponi. Lo sport italiano si stringa in un forte abbraccio alla famiglia. pic.twitter.com/LSWBA6Lm7T
— Giovanni Malagò (@giomalago) 22 aprile 2017