C hissà con che accordo finirà la clamorosa “class action” con una richiesta danni di 50 milioni di dollari a Ronaldo e alla Juventus, nata dalla protesta dei tifosi coreani inferociti, dopo l’ultima amichevole dei bianconeri a Seul. Di certo il fuoriclasse portoghese e la società torinese sono sotto inchiesta internazionale, quindi addirittura della famosa Interpol, dopo la denuncia di risarcimento danni degli appassionati di calcio della Corea del Sud agli organizzatori dell’amichevole di venerdì scorso nella capitale del paese, perché CR7 non ha disputato nemmeno un minuto della partita contro le stelle del campionato locale il Team K-League, finito 3-3.
Secondo i giornali spagnoli As e Mundo Deportivo, sarebbe partita l’azione legale della società organizzatrice, The Fasta, attraverso l’avvocato Oh Seok-hyun, fondata sui danni morali, cioè la promessa non mantenuta di uno spettacolo e la conseguente gioia dei tifosi, e materiali, il conseguente acquisto dei biglietti in funzione di un certo tipo di spettacolo previsto e non realizzato per scelta e non per causa di forza maggiore. Che però la Juventus si è affrettata a dimostra attraverso un certificato medico che comproverebbe l’impossibilità del giocatore di scendere in campo per un problema fisico.
Circostanza che permetterebbe di eludere il presunto accordo che avrebbe previsto almeno 45 minuti in campo di CR7. Come confermerebbe, secondo Eurosport, il commento che l’allenatore Sarri avrebbe concesso a un cronista: “Cristiano aveva un problema muscolare. Ho deciso, insieme al vicepresidente Nedved e a Ronaldo stesso, di tenerlo fuori e di non correre rischi”.
I media locali contestano che Ronaldo stesse davvero così male da essere costretto a disertare la prova. Ma, anche se verrà probabilmente dribblata l’accusa di frode e quindi la questione penale, rimarrebbe comunque aperta quella della giustizia civile, e quindi del cospicuo risarcimento danni chiesto dai tifosi che si sentono defraudati. E chiedono soddisfazione agli organizzatori e di rimbalzo a Ronaldo e alla Juventus.
Da parte sua, la stella portoghese dei bianconeri, che a giugno dell’anno scorso ha patteggiato col fisco spagnolo per un’evasione dalle tasse di 18,8 milioni di euro, è appena uscito assolto, con formula piena “perché le accuse non possono essere provate ogni ragionevole dubbio”, dall’accusa di stupro del 2009 che gli era stata mossa dall’ex modella statunitense Katheryn. E ora deve fronteggiare questa nuova grana giudiziaria.