AGI - Un gol all'ultimo respiro, ottavo posto assicurato e al di là del verdetto della finale di Conference di mercoledì a Dublino, la certezza di giocare anche l'anno prossimo in Europa. La Fiorentina passa 2-3 in casa del Cagliari e si fa un regalo nella 38^ e ultima giornata di Serie A (anche se i viola hanno ancora la gara con l'Atalanta da recuperare): decisivo un calcio di rigore trasformato da Arthur al 112'. Minuti di commozione prima del calcio d'inizio, con l'intera Unipol Domus che omaggia mister Claudio Ranieri, alla sua ultima presenza sulla panchina rossoblu.
La formazione viola prova a partire subito forte, ma a costruire la prima occasione da rete sono i padroni di casa al 17' con una spizzata di Lapadula su tiro di Viola, che termina sopra la traversa. Tre minuti più tardi Scuffet effettua un grande intervento su Belotti, difendendo lo 0-0. Intorno alla mezz'ora il Cagliari ha una tripla chance per passare in vantaggio, ma Terracciano è fenomenale nel dire di no a Luvumbo e due volte a Deiola. Al 39' la Fiorentina, una volta superato il momento di affanno, va avanti grazie a Giacomo Bonaventura che, dopo aver ricevuto palla da Castrovilli, entra in area e infila la sfera alle spalle di Scuffet.
In pieno recupero la squadra rossoblu agguanta il pareggio con Lapadula, ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Si va, dunque, a riposo sul parziale di 0-1.
Nella ripresa Italiano decide di gestire le energie in vista della finale di Conference League e inserisce forze fresche. La compagine di casa, dal suo canto, sfiora il pareggio al 58' con un colpo di testa sugli sviluppi di corner di Deiola, che termina di poco sul fondo. Il centrocampista è sempre il più pericoloso tra i sardi e al 64' capitalizza al massimo un perfetto cross di Prati, anticipando Ranieri e realizzando l'1-1. A questo punto i ritmi della partita si abbassano e il gioco diventa molto spezzettato in seguito alla girandola di sostituzioni effettuata dai due allenatori. A cinque minuti dal 90' i ragazzi di Ranieri completano la rimonta con il neo-entrato Kingston Mutandwa, autore di un gran destro a giro. Tre minuti più tardi, però, Nico Gonzalez sfrutta il traversone di Biraghi e fissa il punteggio sul 2-2. Al 103' Arthur trasforma un calcio di rigore e regala il successo ai viola. In virtù di questo risultato la Fiorentina mette al sicuro l'ottavo posto con 57 punti ed è certa di un posto in Europa, mentre il Cagliari, salvo dalla scorsa settimana, chiude a quota 36.
"Cagliari è la fine del cerchio"
"Voglio ringraziarvi, quello che siamo riusciti a fare lo abbiamo fatto tutti insieme. Mi ricordo quando sono arrivato un anno fa, ho chiesto un aiuto a voi. Solo con voi potevamo fare quello che abbiamo fatto, sia l'anno scorso, sia quest'anno. Dovete sempre stare vicino a questi ragazzi, finché vi daranno tutto in campo. Potranno sbagliare, ma non molleranno mai. Con voi alle loro spalle daranno sempre il massimo. Questi ragazzi pensano all'Isola, ai tifosi. Sanno tutte le difficoltà che affrontate per starci vicino in trasferta. Questa è la miglior spinta che un giocatore possa avere, sapere che dietro c'è un popolo". Cosi' il tecnico del Cagliari, Claudio Ranieri, si è rivolto ai tifosi nella passerella finale in suo onore.
"Non mi aspettavo quell'applauso all'inizio della partita, è stato bellissimo. Ringrazio i miei giocatori, i giocatori della Fiorentina e l'arbitro. Mi ha fatto enormemente piacere. Volevamo vincere, ma la Fiorentina ha vinto meritatamente. Abbiamo fatto una bellissima partita, sono contento e soddisfatto. Prestazione meravigliosa da parte dei ragazzi. Hanno dato sempre il massimo, mi hanno lasciato un bel dolce in bocca perché hanno lottato fino alla fine. Cagliari è la fine del cerchio, l'ho detto da quando sono tornato. Se capiterà una Nazionale, perché no, altrimenti è finita e va bene così, per me è stato un onore stare nel mondo del calcio. Ringrazierò sempre la gente di Cagliari, mi ha voluto bene dall'inizio", ha poi dichiarato Ranieri a Dazn.
"Senza il supporto di questo pubblico meraviglioso non ce l'avremmo fatta, questo è tanto per i ragazzi che vanno in campo. Il calcio è diventato difficile, una realtà come Cagliari bisogna tenersela da conto. Qui bisogna fare le cose fatte bene con tanti soldi, allora si può lottare per tenere bene la squadra in Serie A. Ai tifosi ho detto di stare vicino a questa squadra perché poi risalire è dura".