AGI - L'Inter batte la Lazio e fa suo il match clou della 16 giornata di Serie A, approfittando del passo falso della Juve a Genova e compiendo un mini allungo in vetta alla classifica. Allo Stadio Olimpico di Roma i nerazzurri passano 2-0 grazie al 15esimo centro in campionato di Lautaro Martinez e al sigillo di Thuram.
Grazie a questo successo la squadra di Simone Inzaghi sale a 41 punti portandosi a +4 sui bianconeri di Max Allegri, mentre gli uomini di Maurizio Sarri (costretti a chiudere in dieci per il rosso a Lazzari), rimediano il 7 k.o. e restano inchiodati a quota 21 in undicesima posizione.
Il primo tempo è intenso e molto equilibrato, senza particolari occasioni da gol né da un parte né dall'altra. Il primo spunto degno di nota è dei biancocelesti al 28', quando Zaccagni crossa da sinistra per la testa di Immobile che non riesce a inquadrare lo specchio della porta. La risposta nerazzurra arriva giusto un paio di minuti più tardi: Rovella perde una palla sanguinosa sulla trequarti difensiva, ne nasce un'azione che porta a una conclusione imprecisa di Thuram.
Da un altro clamoroso errore laziale, una decina di minuti piu' tardi, arriva il vantaggio ospite del solito Lautaro Martinez, che ringrazia Marusic per un retropassaggio suicida e dopo aver superato Provedel in uscita deposita in rete l'1-0 interista. A inizio ripresa la Lazio avrebbe una ghiotta chance per pareggiare subito i conti, ma Rovella, dopo aver strappato palla a Calhanoglu e averla condotta per 40 metri, non riesce a indovinare la conclusione per battere Sommer che si salva in corner.
La squadra di Sarri prova a prendere coraggio aumentando la pressione, al 66' però l'Inter fa calare il gelo sull'Olimpico trovando il raddoppio grazie a Thuram, che di mancino fulmina Provedel su assist di Barella al termine di una ripartenza. Al 71' e poi nel recupero i nerazzurri vanno anche vicini al tris, ma il portiere laziale è bravo a sbarrare per due volte la strada a Mkhitaryan. Nel finale da segnalare anche l'espulsione di Lazzari (proteste) che costringe i padroni di casa a chiudere in inferiorità numerica.