AGI - Cinque partite a porte chiuse e una multa di 60mila euro. Queste le sanzioni a carico dell'Ankaragucu dopo quanto accaduto al termine della partita contro il Rizespor e in seguito all'aggressione perpetrata lunedì scorso dal presidente del club che ha colpito con un pugno l'arbitro Halil Umut Meler, raggiunto anche da calci da altre due persone mentre si trovava a terra. Sanzioni, ovviamente, anche per il presidente Faruk Koca, arrestato, che è stato squalificato a vita dalla Federcalcio turca.
Halil Umut Meler tornerà ad arbitrare: dimesso due giorni fa dall'ospedale, è un arbitro internazionale e fa parte dei fischietti Elite Uefa. Il campionato di calcio turco, invece, riprenderà il 19 dicembre dopo la sospensione decretata all'indomani dell'aggressione a Meler. L'episodio di violenza ha choccato tutto l'ambiente calcistico.
"Il presidente Koca mi ha colpito sotto l'occhio sinistro e mentre ero a terra ho ricevuto anche diversi calci - le parole dell'arbitro, papà da pochi giorni, riportate dalla stampa turca -. Koca urlava che mi avrebbe ucciso". Il motivo della folle aggressione? Il rigore concesso agli ospiti al 97esimo e realizzato da Gaich, ex Benevento e Verona, per l'1-1 finale.
In questa vicenda si sono mosse anche le istituzioni, a cominciare dal presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, che sui social, oltre ad augurare una pronta guarigione all'arbitro aveva scritto: "Lo sport è pace e fratellanza, non deve esserci spazio per la violenza". Il ministro degli Interni, Ali Yerlikaya, aveva annunciato l'arresto di Koca e di altre due persone.