AGI - Il club dell'Olympique Marsiglia non sarà punito per l'agguato ultrà del 29 ottobre scorso che costò il ferimento dell'allenatore del Lione Fabio Grosso raggiunto al volto dalle schegge dei vetri del bus raggiunto da un lancio di pietre e bottiglie. E' il verdetto della commissione d'appello della Federcalcio francese che ha respinto il ricorso del Lione contro la decisione della Lega Calcio Professionistico di non infliggere sanzioni all'OM.
Quel giorno, per le conseguenze legate all'assalto al pullmann della squadra ospite che stava raggiungendo il Velodrome, la partita di campionato tra le due squadre non si disputò e fu rinviata al 6 dicembre, da giocarsi a porte aperte.
Al pari della Ligue, anche la Fédération ha sostenuto che i club non possono essere ritenuti responsabili degli incidenti che avvengono al di fuori di un impianto sportivo.
In base ai regolamenti e alla giurisprudenza della LFP, lo stesso club marsigliese si considerava "responsabile di ricevere le squadre avversarie allo stadio e non oltre". Per i dirigenti del club, insomma, "non era possibile che l'OM fosse ritenuto responsabile di incidenti avvenuti a diverse centinaia di metri dal Velodrome".
Il club ha anche fatto notare che durante la riunione della commissione competizioni della LFP, "persino il Lione ha riconosciuto l'atteggiamento esemplare dell'OM" e del suo presidente Pablo Longoria, affrettatosi a condannare gli atti "assolutamente inaccettabili".
Prima della decisione della commissione d'appello della FFF, il Lione aveva condannato il mancato intervento della LFP: "È molto grave non aver preso una decisione in merito a questo evento", aveva commentato Grosso.
Ovviamente la bocciatura del ricorso del suo club è stata accolta con disappunto del tecnico italiano: "Mi dà molto fastidio. Faccio questo lavoro per andare a giocare in stadi con un’atmosfera incredibile, come sa fare il Marsiglia nel suo stadio. Ma per me l’assenza di una sanzione particolare rispetto a quella giornata è inaccettabile".
Difficilmente il campione mondiale azzurro del 2006 potrà dimenticare questa drammatica esperienza: "Ho le spalle forti anche se non si direbbe, e sono tornato. Certo, è stata una giornata che mi ha toccato molto, davvero tantissimo. La mattina quando mi alzo e vado a lavarmi la faccia e i denti, guardo e i segni restano e purtroppo rimarranno".
Domenica il Lione, ancora fanalino di coda, riceve il Lilla, quarto in classifica. Ma il successo ottenuto sul campo del Rennes, il primo in campionato dopo undici incontri, ha finalmente restituito un po' di fiducia in casa OL.