AGI - La mancata qualificazione ai Mondiali in Qatar fa ancora male ma è ormai acqua passata. Il presente e il futuro nella Nazionale di calcio, targata Luciano Spalletti, si chiama Leverkusen quando stasera (ore 20.45) gli azzurri sfideranno l'Ucraina per portare a casa direttamente il pass per gli Europei 2024. Vogliamo vincere ma anche un pareggio è sufficiente per qualificarsi. Se si perde si va ai playoff che ultimamente non ci hanno regalato sorrisi. Meglio evitarli.
"La classifica dice che abbiamo gli stessi punti, non ci sono favoriti", ha avvertito il nostro commissario tecnico. "Penso che anche gli avversari abbiano preparato la partita nel miglior modo. Mi aspetto una partita offensiva da parte loro, Serhii Rebrov è un allenatore preparato".
Il ct annuncia modifiche in arrivo rispetto all'undici sceso in campo contro la Macedonia del Nord venerdì scorso: "Ci saranno 4-5 cambi rispetto alla gara precedente. Se cambierò anche il centravanti scopritelo voi - ha detto ai giornalisti -. Ci siamo creati un modo di stare in campo che secondo me è molto corretto. Poi dobbiamo mantenere sempre il giusto equilibrio, loro dal punto di vista offensivo sono molto forti e quindi ciò che diventa fondamentale è farsi trovare sempre in ordine".
"Questo è uno di quei giorni che ti faranno dire che i miei giorni li ho vissuti, oppure possono diventare rimpianti o rimorsi - ha ragionato il tecnico toscano -. Una partita così può dare pressione, certo, ma queste sono soprattutto grandi opportunità e niente può limitare la nostra voglia matta di andare a difendere il titolo europeo. Noi siamo quelli là e abbiamo il dovere di andare a difenderlo. Molti nostri giocatori sanno che fatica è costato quel titolo, quindi ci faremo trovare pronti", ha assicurato Spalletti.
Sull'importanza della partita è d'accordo anche il centrocampista dell'Inter, Nicolò Barella: "Siamo abituati a girare in diversi campi e stadi. Quella di stasera è una gara molto importante, siamo concentrati e pronti per questa sfida. Abbiamo il destino nelle nostre mani. Spalletti? Quando inizia un nuovo percorso c'è bisogno di tempo e in Nazionale ce n'è poco. Abbiamo immagazzinato le novità, giochiamo un calcio propositivo. La vittoria con la Macedonia ci ha dato una grande iniezione di fiducia".
Barella dice la sua anche sui calci di rigore, dopo l'ennesimo fallito da Jorginho: "Se sarei pronto? Assolutamente sì, ma credo che ci siano rigoristi più abituati di me. Per quanto riguarda Jorginho io penso che dobbiamo ringraziarlo per quello che ha fatto con la Nazionale. I rigori si possono segnare e sbagliare. Credo che sappia gestire questi momenti, è un campione affermato. Non ha bisogno di coccole (ride, ndr)".