AGI - Francesco Farioli, appena annunciato come nuovo allenatore del club della Costa Azzurra di Ligue 1, a 34 anni ha già una discreta esperienza internazionale accumulata in Turchia. Il suo calcio è fatto di possesso palla, intensità, aggressività in entrambe le fasi di gioco, verticalità e presenza nella metà campo avversaria.
In passato ha detto di ispirarsi per motivi diversi a De Zerbi, con cui ha lavorato, e poi a Spalletti, Terim, Gasperini, Guardiola, Arteta e Bielsa. Quest'ultimo, 'El Loco' argentino, è considerato un 'filosofo del calcio', definizione che potrebbe attagliarsi anche a Farioli che a 23 anni si laureò in Filosofia a Firenze con una tesi dal titolo "Filosofia del gioco: l'estetica del calcio e il ruolo del portiere". Una base di studi che lo ha reso anche uno psicologo dei suoi calciatori: "Essere un buon motivatore aiuta molto", ha spiegato.
L'esperienza nella Superlig turca
Nella Superlig turca il bilancio di Farioli è in chiaroscuro: all'Alanyaspor ha puntato sui giovani e ha ottenuto un meritato quinto posto nel 2021-2022 prima dell'esonero il mese scorso, dopo una sofferta salvezza. All'Alanyaspor era stato assistente di Cagdas Atan prima di una parentesi come allenatore del Karagümrük, tra marzo e dicembre 2021.
Il club di Alanya lo aveva poi richiamato per farne il suo allenatore e lui lo aveva ripagato battendo il record di punti e conquistando il quinto posto nella stagione scorsa grazie al gioco offensivo e ai giovani. Quest'anno, però, si è fermato al quindicesimo posto, sull'orlo della retrocessione.
A fianco di De Zerbi
Di origini lucchesi, ex portiere a livello dilettantistico, Farioli è stato preparatore dei portieri sotto Roberto De Zerbi dapprima al Benevento (2017-2108) e poi al Sassuolo (2018-2020).
Al Nizza è arrivato dopo che a lui si era interessata la Sampdoria del nuovo patron Andrea Radrizzani per il progetto di rinascita in Serie B. "Essere il nuovo allenatore del Nizza è motivo di immenso orgoglio", ha detto Farioli dopo la firma sul contratto biennale, "conosco e seguo da anni l'evoluzione del club. Le strutture ci sono, così come le persone competenti e determinate: ci sono tutti i presupposti per fare grandi cose insieme. Servirà duro lavoro e umiltà, non vedo l'ora di iniziare".
Il tecnico toscano succede a Didier Digard sulla panchina che due stagioni fa era stata occupata dal controverso Christophe Galtier, ora sotto accusa per discriminazione razziale e religiosa quando allenava in Costa Azzurra.