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AGI - Quarantasette giovani calciatori, tra cui 36 minorenni, sono stati salvati dalla polizia portoghese in un blitz lanciato lunedì contro una rete di traffico di esseri umani legata a un centro di formazione nel nord del Portogallo, lo ha reso noto oggi il servizio stranieri e frontiere (SEF). Le vittime, ragazzi provenienti dall'Africa, dall'Asia e dal Sud America, sono state collocate in istituti "sotto la protezione dello Stato", ha dichiarato la stessa fonte.
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Due cittadini portoghesi e cinque società sono stati incriminati nell'ambito di questa operazione, denominata "El Dourado", durante la quale sono stati sequestrati diversi "passaporti e permessi di soggiorno". Secondo i media locali, le vittime erano detenute presso l'accademia di calcio Bsports a Riba d'Ave, vicino a Vila Nova de Famalicao (nord).
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I giocatori hanno dovuto testimoniare davanti a un giudice prima di tornare nei loro Paesi d'origine. Uno dei due accusati è stato identificato dai media come Mario Costa, uno dei dirigenti dell'accademia Bsports e presidente dell'assemblea generale della lega calcio portoghese, carica dalla quale si è dimesso ieri, sostenendo di non aver commesso alcun atto illegale.
Il reclutamento illegale di calciatori è "inaccettabile e scioccante", ha dichiarato il Segretario di Stato per la Gioventu' e lo Sport, Joao Paulo Correia, assicurando che il governo "prenderà misure" per combattere questo tipo di traffico di esseri umani.
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