AGI - Il pari con la Salernitana ha rimandato quella festa che Napoli prepara da settimane. I tifosi non hanno però smesso per questo di gremire le strade della città e riempirle con i colori della loro squadra, prossima a diventare per la terza volta campione d'Italia.
Mister Spalletti, dopo l'1-1 al Maradona di domenica scorsa, vede il bicchiere mezzo pieno. "Lo scudetto rinviato allunga il godimento", ha affermato, "in questa situazione ci sto comodissimo, prolunghiamo i festeggiamenti". Il presidente Aurelio De Laurentiis si è invece mostrato più scaramantico, dicendosi "preoccupato" che con le celebrazioni preventive ci si porti "iella da soli".
Cosa serve per lo scudetto matematico
Di fatto, dopo l'1-1 rimediato dalla Juventus al Dall'Ara, complice un erroraccio dal dischetto di un ex illustre come Arkadiusz Milik, manca solo un punto perché lo scudetto sia matematico. Il Napoli è a 79 punti. La Lazio è a quota 61, quindi, se riuscisse a vincere tutte e sei le partite che mancano alla chiusura del campionato, arriverebbe al massimo a 79 punti. Per rischiare di vedere il sogno infrangersi, i partenopei dovrebbero, da parte loro, incassare sei sconfitte di fila.
La gioia dei tifosi potrebbe quindi esplodere già mercoledì 3 maggio se, nel turno infrasettimanale, l'undici di Sarri non riuscirà ad avere ragione del Sassuolo all'Olimpico. In caso di vittoria biancoceleste, invece, il Napoli dovrà almeno pareggiare giovedì a Udine, pena un nuovo rinvio che potrebbe rendere il clima un po' nervoso.
Il vertice in prefettura
Ad ogni modo, in città tutto è pronto. In prefettura si è tenuto un nuovo tavolo su ordine pubblico e sicurezza per la gestione dei festeggiamenti. "L'esperimento di domenica ha avuto secondo noi aspetti estremamente positivi", è la valutazione del prefetto del capoluogo campano, Claudio Palomba, "domenica c'è stata una buona risposta, di piena osservanza del divieto di circolazione, e per questo ringrazio tutti i napoletani".
Il sindaco Gaetano Manfredi, anch'egli presente alla riunione, ha spiegato che mercoledì e giovedì verrà riproposto lo stesso dispositivo approntato domenica scorsa. Dalle 21 del 3 maggio verra quindi attivato il blocco della circolazione a partire dalle 21, esclusa Fuorigrotta, fino a quando si valuterà la cessazione delle esigenze. "L'idea è di un dispositivo molto flessibile - prosegue Manfredi - per conciliare esigenze di festeggiamenti ed eventuali disagi".
Dieci schermi al Maradona
Giovedì, alle 20:45, al Maradona dieci schermi proietteranno Udinese-Napoli, due per settore, ha annunciato De Laurentiis. "Ci sarà un prezzo simbolico di 5 euro, identico per ogni settore", ha chiarito, "le vendite stanno iniziando, con priorità per gli abbonati fino alle 18 di oggi. È chiaro che dedotti i costi il risultato economico verrà devoluto in beneficenza".
Con lo stadio aperto ai tifosi, sarà predisposto lo stesso dispositivo di sicurezza previsto in caso di partite in casa. I mezzi pubblici da Fuorigrotta saranno potenziati fino alle due del mattino. I trasporti urbani verranno poi ulteriormente rafforzati domenica, quando - se tutto andrà come sperato - il Napoli festeggerà davanti al suo popolo, con la Fiorentina ospite, e verrà allargata la zona pedonale.
In 10 mila in trasferta a Udine
Al vertice in prefettura era presente anche il prefetto di Udine, Massimo Marchiesello, che dovrà gestire l'afflusso di 10 mila supporter partenopei, che occuperanno metà della Dacia Arena. Nessun anticipo del fischio d'inizio alle 18:00, come era stato ipotizzato: l'incontro si terrà come previsto alle 20:45.
"È stato richiesto un ulteriore rafforzamento della vigilanza ma non crediamo ci sarà alcun problema di ordine pubblico", ha dichiarato Marchiesello, "auspichiamo che non ci siano contrasti con la tifoseria di casa e anche la società Udinese si attiverà con un'attività di mediazione con i propri ultras".
A sollevare preoccupazione era stato il minaccioso comunicato della Curva Nord dell'Udinese che ha invitato i sostenitori napoletani ad astenersi da festeggiamenti per "rispetto" verso la tifoseria locale. Verrà quindi schierato un numero di agenti che si auspica sufficiente a evitare contatti pericolosi.