AGI - Non capita spesso ai calciatori di finire una partita in lacrime. A Valentin "Taty" Castellanos, 24enne centravanti argentino del Girona, è successo due volte in poco più di due settimane. Ma se le lacrime di lunedì 10 aprile negli spogliatoi del Camp Nou erano di rabbia per la colossale occasione del vantaggio gettata alle ortiche, quelle di ieri sera dopo il poker di reti che ha griffato un clamoroso 4-2 sul Real Madrid erano di gioia.
Una notte da sogno
Dopo l'errore contro i blaugrana, l'attaccante - inconsolabile - aveva chiuso i suoi account social sparendo letteralmente da Instagram e Twitter. Ieri, dopo l'exploit del Montilivi, lo stadio di casa, ha parlato con i cronisti di "una notte da sogno", di "una grande partita contro una delle migliori squadre del mondo", di qualcosa di "inimmaginabile".
Difficile dargli torto: perché fin qui il bomber di Mendoza si era distinto soprattutto nell'Mls statunitense, siglando complessivamente 50 reti, ma nella Liga non è che avesse impressionato più di tanto, fermandosi a 7 marcature (diventate 11 dopo ieri sera) più una in Coppa del Re. E perché nemmeno la sua valutazione di mercato - 10 milioni di euro secondo Transfermarkt - suggeriva l'idea di un top player.
Così i quattro gol di ieri, che tra l'altro consegnano di fatto lo scudetto proprio al Barca, sanno tanto di sliding doors e potrebbero segnare una svolta nella carriera del Taty, facendone impennare il prezzo del cartellino considerato anche che è in prestito dal New York City, squadra della galassia City (quello di Manchester): 'bottega' notoriamente carissima.
Dal debutto all'approdo alla Liga
Valentìn Mariano José Castellanos Giménez, questo il nome completo, debutta 18enne in prima squadra con l'Universidad de Chile contro il Corinthians in una partita di Copa Sudamericana: esordio non indimenticabile, appena 14 minuti e sconfitta per 1-4. Va meglio con gli uruguayani del Torque, che aiuta a tornare in prima divisione: dopo due stagioni convincenti, viene acquistato a titolo definitivo per 150mila euro e nemmeno un mese dopo arriva un nuovo prestito, di sei mesi, al New York City. Nella Major League Soccer Castellanos segna con regolarità e il 25 luglio 2022 sbarca nella Liga. Il Girona non è un club di vertice, ma puo' essere un'ottima vetrina, pensa Valentin che però, nonostante un destro forte e preciso e un buon colpo di testa, fatica ad imporsi.
Tutto sembra precipitare, come detto, la sera di Pasquetta. Il Barcellona stringe d'assedio la porta del Girona e costruisce occasioni in serie, sventate da un portiere - Gazzaniga, un altro argentino - in serata di grazia, ma nel secondo tempo Taty in contropiede arriva tutto solo davanti a Ter Stegen: avrebbe un passaggio facile facile per il compagno di squadra, l'ucraino Tsigankov, che avrebbe solo da spingere la palla in rete ma a prevalere e' l'egoismo del bomber. Castellanos, rallenta, mette il corpo nella posizione giusta e tira. Fuori. La gloria accarezzata, e subito sfumata.
La seconda occasione
Giorni difficili per la punta venuta da oltre oceano. Ma il destino spesso dà una seconda occasione. Complice la difesa di Ancelotti, e la disastrosa serata di Militao, Castellanos tocca il pallone appena 15 volte ma segna quattro gol in 72 minuti (gli era già successo in Usa contro il Real Salt Lake: altra storia), poi esce per una standing ovation forse un po' prematura.
L'ultimo giocatore a realizzare una quaterna di reti ai blancos in campionato era stato il basco Esteban Echevarrìa Olabarrieta dell'Oviedo, il 21 dicembre del 1947. Mentre dieci anni fa, il 24 aprile 2013, ci era riuscito un fuoriclasse come Robert Lewandowski in una semifinale di Champions. Lewandoski, che allora vestiva la maglia del Borussia Dortmund, e che oggi e' a Barcellona. Tutto torna.