AGI - La Lazio batte la Juventus all'Olimpico, consolida il secondo posto e ipoteca la zona Champions con la sesta vittoria in sette partite; i bianconeri cadono dopo cinque successi consecutivi. Formazione tipo per i biancazzurri, con Immobile al centro del tridente, per la Juve Di Maria in supporto a Vlahovic. La Lazio parte con tre corner consecutivi e tiene a lungo il pallino del gioco, con i bianconeri pronti a ripartire in contropiede ma dopo un paio di tentativi poco pericolosi di Luis Alberto e Milinkovic il primo vero acuto è proprio di Immobile: sul suo diagonale al volo Szczesny devia in tuffo.
È il preludio del vantaggio laziale che arriva al 38', con il 'Sergente' che batte a rete da pochi passi: la Juve protesta per una presunta spinta ad Alex Sandro ma il Var non ravvisa irregolarità. La tensione sale ma gli ospiti trovano il pari solo 4' più tardi, con Rabiot lesto a ribadire in rete una bella respinta di Provedel su Bremer. Anche in questo caso semaforo verde dal Var.
La ripresa si apre con in campo gli stessi undici di partenza. E bisogna aspettare solo 8' per il nuovo vantaggio dei padroni di casa, con Zaccagni freddo a mettere in rete il geniale assist di tacco di Luis Alberto. La Juve sembra accusare il colpo, Zaccagni segna ancora ma stavolta in offside. Dopo un colpo di testa alto di Vlahovic da buona posizione al 62', triplo cambio per Allegri: Milik per Vlahovic, Paredes per Locatelli, Chiesa per Kostic. Fuori anche Immobile: entra Pedro.
La Juve ci prova con più continuità: Rabiot viene anticipato in area, una punizione dalla destra di Di Maria finisce sul fondo, ancora Di Maria per Chiesa che cade e chiede inutilmente il penalty. Sempre Chiesa imbecca Fagioli che però da ottima posizione calcia alto: è l'84'. La Lazio ora è stanca ma il forcing finale della Juve produce solo qualche spavento ai tifosi di casa. Dopo 5' di recupero finisce 2-1.