AGI - Domenica 26 Febbraio alle 17:30 a Wembley va in scena l’atto finale della 63ma edizione della Carabao Cup, la coppa di Lega inglese, che mette di fronte il nuovo Newcastle di proprietà saudita allenato da Eddie Howe e il rifiorito Manchester United di Erik Ten Haag. I Magpies raggiungono la prima finale in una coppa nazionale dal 1999, quando furono proprio i Red Devils a sconfiggerli, e possono regalare al fondo sovrano arabo Pif
La storia
La coppa di Lega è una delle tre competizioni nazionali inglesi e anche se in Inghilterra non ha mai raggiunto il prestigio della FA CUP, nel tempo è entrata a far parte della cultura calcistica d’oltremanica. La Carabao Cup viene istituita nel 1960 dal segretario della Football League Alan Hardacker (su idea dell’ex arbitro Stanley Rous) nel tentativo di aumentare le presenze allo stadio e di generare introiti, in un periodo in cui il calcio britannico aveva perso di appeal.
Alla competizione partecipano 92 squadre, provenienti dalla Premier League fino alla quarta serie inglese, la League Two. Il vincitore della coppa ottiene la qualificazione ai playoff di Conference League, a meno che il vincitore sia già qualificato per un la Champions o l’Europa League, allora il posto passa alla squadra meglio classificata in campionato. Dal 2016 la bevanda energetica tailandese ‘Carabao’ è diventato lo sponsor della competizione in cui hanno mosso i primi passi molte stelle del calcio internazionale, da un sedicenne Cesc Fabregas alla leggenda del Manchester United Wayne Rooney, che segnò il suo primo da professionista con la maglia dell’Everton sul campo del Wrexham.
Manchester e Newcastle e il 1969
Manchester United contro Newcastle, un classico inglese con in palio la conquista di un trofeo che manca da troppo tempo per i due giganti dormienti. I Red Devils di un rinato Marcus Rashford e prelevati da Erik Ten Haag a inizio stagione, stanno ottenendo grandi risultati sotto la guida dell’allenatore olandese, dopo anni in cui hanno visto dominare i loro più grandi rivali, il Liverpool ed il Manchester City.
Nel 1969 il Manchester United di Shay Brennan e Sir Bobby Charlton fu l’unica squadra a snobbare e a decidere di non partecipare alla Carabao Cup, perché ritenuta di poco conto dagli allora campioni d’Europa. Oggi la coppa si presenta come un’occasione per tornare grandi e mettere fine al periodo senza trofei più lungo nella storia del club, durato nove anni e iniziato proprio dopo il trionfo in quella Coppa Campioni del 1968.
Lo United ha già vinto questo titolo 5 volte, e l’ultima nel 2017 con José Mourinho in panchina coincide anche con l’ultimo successo dalle parti di Old Trafford. A Newcastle upon Tyne i tifosi dei ‘Magpies’ sono in attesa di un trofeo che manca dal 1969, se si parla di un trofeo domestico addirittura dal 1955, 54 anni infiniti per uno dei club più antichi e celebrati dell’isola britannica e fondato nel lontano 1892. Dalla vittoria della coppa delle fiere contro gli ungheresi del Ujpesti Dozsa, i Toon sono arrivati due volte secondi in Premier League, tre volte in finale di FA Cup e una volta di Carabao Cup nel 1976, venendo sempre fermati a un passo dalla gloria. In quella finale del 1976 il Newcastle fu sconfitto 2-1 dal Manchester con un gol in rovesciata di Dennis Tueart, tifoso dei Magpies da bambino e a 16 anni scartato dal suo primo amore, decide di indossare la maglia degli acerrimi rivali del Sunderland.
Di mezzo ci sono state anche 4 retrocessioni, 32 allenatori diversi e diversi cambi di proprietà fino all’Ottobre del 2021 quando il club passa al Fondo per gli investimenti pubblici (PIF) dell’Arabia Saudita, diventando di punto in bianco la squadra più ricca del mondo. L’ingaggio di Eddie Howe nel Novembre del 2021 si è rivelato fondamentale per la rinascita dei bianconeri, che in solo 18 messi sono passati dalla zona retrocessione al quinto posto in premier League e una finale di coppa.
Novant'anni di rivalità, da Ferguson ad Alan Shearer
Nella storia del Newcastle, la squadra che più di tutti gli ha messo il bastone tra le ruote e tolto momenti di gioia, spesso senza scrupoli, è stato proprio il Manchester United. A partire dallo scippo dell’attaccante Andy Cole nel 1995 (uno dei migliori attaccanti dell’epoca con 55 gol in 70 partite in maglia bianconera) fino alla finale di FA Cup del 1999, vinta dai Red Devils per 2-0 con i gol di Teddy Sheringham e Paul Scholes e che a fine anno fece lo storico triplete. Chi non è amato dalle parti di St. James Park è sicuramente Sir Alex Ferguson, che dopo una lite con l’allora allenatore dei Magpies Alan Pardew disse “io sono l’allenatore del più famoso club del mondo. Non sono al Newcastle un piccolo club nel nord-est”. Ma ancor prima nel 1996, quando le due squadre erano a testa a testa in Premier League, l’allenatore scozzese fu criticato per aver utilizzato dei ‘mind games’, dichiarando alla stampa la differenza di impegno messo dalle squadre di Premier League quando affrontavano i Red Devils rispetto ai Toon.
Il coach del Newcastle Kevin Keegan rispose perdendo la calma, cascando nella provocazione, e consegnando inevitabilmente il campionato al Manchester United al termine della stagione. Nel 1996 una vittoria per i bianconeri, che soffiarono al Manchester il miglior marcatore nella storia del campionato inglese, Alan Shearer, per una cifra record ai tempi di 15 milioni di sterline. Un altro episodio incandescente a dimostrazione dell’antagonismo tra i due club
Nel 2001 nel finale di una partita rocambolesca vinta dai Magpies per 2-1 contro il Manchester United, Shearer stuzzica Roy Keane su una rimessa laterale, suscitando una plateale reazione dell’irlandese conclusa con un colpo al volto di ‘Smokey”. Un altro episodio rovente a dimostrazione della rivalità che aleggia nell’aria tra i due club.
Il regolamento e il ritorno di Karius
Superato il Southampton in semifinale per 2-1 (dopo l’1-0 dell’andata), grazie alla doppietta nei primi 20 minuti del ‘born and bred’ in Newcastle Sean Longstaff, la squadra di Howe sta vivendo una stagione incredibile in cui ha perso solo due volte, entrambe con il Liverpool. Il punto di forza è decisamente la difesa, che è al momento nettamente la migliore del campionato con solamente 15 gol subiti in 23 partite. A Wembley, a causa dell’espulsione rimediata nell’ultima gara di campionato contro il Liverpool per aver bloccato il pallone con le mani fuori dalla sua area di rigore, non sarà arruolabile il portiere titolare Nick Pope.
Per il regolamento la sospensione vale per la gara successiva, in questo caso la finale di coppa, ma non solo, anche il secondo portiere Martin Dubravka non potrà scendere in campo con i Magpies. Lo slovacco fino a gennaio è stato in prestito proprio ai Red Devils, facendo le sue due uniche presenze nei primi turni della Carabao Cup, e Il regolamento non permette di rappresentare due squadre nella stessa competizione. Di fatto Dubravka si porterebbe a casa la medaglia qualsiasi sia il risultato della finale.
Sul gong del calciomercato invernale anche Karl Darlow ha fatto le valigie direzione Hull City e lasciando vacante il posto di terzo portiere, che a pochi giorni dalla finale è una contesa a due tra Loris Karius e la quarta scelta Mark Gillespie. Sì, proprio quel Karius diventato famoso per essere stato protagonista con due errori clamorosi che consegnarono la Champions League del 2018 al Real Madrid di Zidane. Due errori che lo tormentano ancora oggi, ma a 690 giorni dall’ultima partita giocata (28 febbraio 2021 con la maglia dell’Union Berlino), si apre davanti a lui uno scenario inaspettato, con la possibilità di redimersi nella cattedrale del calcio e di scacciare i fantasmi del passato.
Anche il Newcastle beneficia dalla regola che tiene Pope fuori dalla finale: la stella della squadra Bruno Guimaraes, espulso in semifinale con sospensione di tre giornate, ha scontato la squalifica in campionato e può tornare giusto in tempo tra i convocati per la finale.