AGI - Premier League padrona del calciomercato europeo: la finestra di gennaio si è chiusa con una spesa dei club inglesi pari a 922 milioni di euro, il triplo rispetto a un anno fa e quasi il doppio rispetto al record del gennaio 2018 (815 milioni di sterline contro 430). Dai dati della Deloitte, emerge che il solo Chelsea, compreso il colpo record sul gong di Enzo Fernandez dal Benfica per 121 milioni di euro, ne ha spesi complessivamente 327, più di tutti i club di Bundesliga, Liga, serie A e Ligue 1 messi insieme. Il precedente primato per un club lo deteneva il Barcellona nel 2017/18, con quasi 150 milioni.
Racing to Enzo!
— Chelsea FC (@ChelseaFC) February 1, 2023
Per il rafforzamento invernale la Ligue 1 si è fermata a 125 milioni (con il Psg a farla al solito da padrone), la Bundesliga ha speso 68 milioni, la Serie A 31,2 milioni, la Liga poco meno. In pratica i club inglesi da soli hanno speso il 79% del totale investito nei cinque principali campionati europei.
In Italia, secondo i dati di Transfermarket, non si spendeva così poco in una sessione di mercato addirittura dal 2003/04. La sproporzione tra la Premier e gli altri è resa ancor più marcata dal Chelsea pigliatutto con la nuova proprietà del magnate americano Todd Boehly, alla guida di un consorzio di soci che lo ha rilevato da Roman Abramovich.
La campagna di rafforzamento dei Blues esula da ogni limite economico: oltre a Fernandez e al prestito di Joao Felix, sono stati presi il bomber ucraino Mikhajlo Mudryk, il centrocampista inglese Noni Madueke, l'attaccante ivoriano Datre Fofana, il centrocampista brasiliano Andrey Santos e il difensore franco-congolese Benoit Badiashile. Insieme agli acquisti arrivati in estate, l'esborso totale per il club londinese per questa stagione è stato di 611 milioni di euro, più dell'intera Liga (558 milioni) e della Bundesliga (555). La Serie A, invece, da inizio campionato, compresa la parentesi estiva, ha speso 800 milioni.
Molti altri club della Premier hanno messo mano al portafogli per il rafforzamento di gennaio: il Tottenham per Pedro Porro dallo Sporting Lisbona (prestito con obbligo di riscatto a 45 milioni di euro), il Liverpool ha sborsato 50 milioni per l'olandese Cody Gakpo dal Psv Eindhoven, il Newcastle 'saudita' ha messo sul piatto 45 milioni per strappare il 21enne Anthony Gordon all'Everton. Persino il Bournemouth, sfumato l'assalto a Nicolò Zaniolo, non ha esitato a tirare fuori 30 milioni per Hamed Traoré dal Sassuolo.
L'attacco più duro alle follie del calciomercato d'Oltremanica, ormai inavvicinabile per tutti, è arrivato dalla Spagna: Javier Tebas, presidente della Liga, sui social è andato giù duro: "Si legge della forza della Premier ma non è così, è un campionato che si basa sulle perdite milionarie dei club ai quali non bastano i ricavi ordinari. La maggior parte di loro sono club economicamente dopati".
"Stanno drogando i club", ha protestato Javier Gomez, un altro dirigente della Liga. "Stanno iniettando denaro che il club non genera ma che può spendere. Questo mette a rischio la sopravvivenza di un club quando l'azionista se ne va e, a nostro avviso, questo è barare perché trascina verso il basso il resto dei campionati".