AGI - Anche nel nuovo anno si torna a parlare di Superlega. A ridestare il contestato progetto sulla rivoluzione del calcio europeo dalle ceneri, stavolta, è stato il presidente del Barcellona che ha individuato nel 2025 una nuova possibile data di partenza. Per Joan Laporta però c'è una condizione affinché tutto ciò possa avverarsi: l'arrivo di un'importante sentenza da parte della Corte di giustizia europea in suo favore.
"In primavera avremo la sentenza sulla Superlega. Per i club avrà lo stesso significato che la legge Bosman ha avuto per i giocatori", ha spiegato il numero uno del club catalano in un'intervista alla stazione radio Cadena SER. "Non avrei accettato di partecipare a questo progetto se non fosse stato 'aperto'. È stato approvato dal Real Madrid, dalla Juve e da altri club che ancora non vogliono uscire allo scoperto. L'unica cosa che vogliamo cambiare è il modello di governance". La lotta con la Uefa, insomma, non è conclusa.
"Se la sentenza sarà favorevole, la Superlega potrà diventare realtà nel 2025. Se non sarà favorevole i passi successivi dipenderanno dalle motivazioni. Il grado di vittoria di questa sentenza definirà anche il grado di ciò che potrà essere fatto" in futuro, ha spiegato.
The future of the Super League!
— The Barca Index (@BarcaIndex) January 5, 2023
Laporta: “We will have a European competition that competes with the Premier League. The English teams won't join at first. We'd love for them to join, but my opinion is that initially they won't. And that everything will end with a merger later."
La Corte di giustizia europea si pronuncerà nella prima parte del 2023 sulla questione e sulla possibilità che UEFA e FIFA abbiano abusato del loro potere minacciando di espellere club e giocatori che avevano aderito al progetto della Superlega europea. L'Avvocato generale della Corte di giustizia europea ha emesso una prima valutazione a favore di UEFA e FIFA già a metà dicembre. È difficile che la Corte contraddica questo tipo di indicazione ma nulla è scontato.
Annunciato nell'aprile 2021, il nuovo prodotto ha impiegato solo 48 ore per sgonfiarsi di fronte all'ondata di rabbia generata dai tifosi di tutti i Paesi e alla minaccia di misure politiche e sanzioni sportive. Il Barcellona, il Real Madrid e la Juventus, tuttavia, continuano a sostenerlo e guardano a Bruxelles per capire se ci sono i margini per poterlo riesumare.