AGI - La roulette dei rigori manda avanti Argentina e Croazia e punisce Olanda e Brasile, i cui commissari tecnici hanno entrambi annunciato le dimissioni dopo l'amaro addio al Mondiale in Qatar, che oggi vedrà emergere le altre due semifinaliste dagli ultimi match dei quarti: Marocco-Portogallo e Francia-Inghilterra.
Van Gaal: "Sono orgoglioso, lascio un grande gruppo"
"Non continuerò a fare l'allenatore della nazionale olandese, questa è stata la mia ultima partita del mio terzo mandato", ha dichiarato il settantunenne Louis Van Gaal in una conferenza stampa, dopo che il suo undici è stato eliminato dall'Albiceleste.
"Sono molto orgoglioso. Ho portato molti giocatori giovani, in modo che potessero imparare. Abbiamo formato un gruppo e quando mi guardo indietro vedo qualcosa di molto positivo. Non mi sento sconfitto stasera, solo perché sono stato battuto ai rigori - ha aggiunto il ct -. In ogni caso, quello che lascio è un grande gruppo. È una squadra molto affiatata. Sono l'allenatore da 20 partite e non abbiamo mai perso. Questo è un bene per un motivo. E abbiamo anche giocato contro le migliori nazioni". Van Gaal sarà sostituito dal 1 gennaio da Ronald Koeman, la cui nomina è stata annunciata diversi mesi fa.
L'Albiceleste, dopo un doppio vantaggio propiziato da Messi, si fa rimontare due reti dagli Oranje e si va ai supplementari ma, dopo tanta sofferenza, la spunta ai penalty e passa il turno. Incontrerà la Croazia, che ha fatto fuori il Brasile in un'altra gara decisa dal dischetto
Tite: "Una sconfitta dolorosa, fine di un ciclo"
"È una sconfitta dolorosa, ma me ne vado in pace. È la fine di un ciclo". Questione di poco tempo ma Tite è ormai pronto a lasciare la guida tecnica della Nazionale brasiliana, dopo 6 anni. È fortissima la delusione dell'eliminazione patita ai quarti di finale della Coppa del Mondo dopo il successo della Croazia ai rigori ma il ct 61enne aveva già anticipato alla stampa che avrebbe lasciato l'incarico dopo il torneo in Qatar, indipendentemente dal risultato.
"L'ho già detto un anno e mezzo fa. Non sono venuto qui per vincere e poi tornare indietro e dire che sarei rimasto. Chi mi conosce lo sa".
La Confederazione calcistica brasiliana, nel frattempo, ha spiegato che non scegliera' il suo prossimo allenatore prima di gennaio. Alla domanda se avesse valutato il suo periodo in carica, Tite ha risposto: "Col tempo sarò in grado di rispondere meglio. Ora non sono in grado di valutare tutto il lavoro svolto, ma più avanti si potrà fare questa valutazione. Non posso farlo ora che siamo stati eliminati".
A Tite è stato anche chiesto perché Neymar non si sia fatto avanti per tirare il quarto rigore del Brasile al posto di Marquinhos quando dovevano segnare solo per rimanere in vita negli shoot-out. "Perché è lui a tirare il quinto e decisivo rigore - ha spiegato il tecnico -. Il giocatore con più qualità e la giusta mentalità si fa avanti quando c'è piu' pressione".
Ultimo Mondiale per Neymar?
E per Neymar è l'ennesima Coppa del Mondo è finita in lacrime: il giocatore più costoso del calcio attuale ha lasciato intendere che potrebbe non indossare più la maglia del Brasile dopo la dolorosa sconfitta contro la Croazia. Il trentenne, che ha portato in vantaggio la Selecao durante i tempi supplementari del quarto di finale a Doha con una brillante azione individuale, ha lasciato il campo visibilmente sconvolto dopo il successo della Croazia ai rigori. Parlando con i giornalisti, a fine match, l'attaccante ha infatti detto di non poter "garantire al 100%" che indosserà di nuovo la maglia verde-oro.
Neymar, che ha 124 presenze in Brasile, avrà 34 anni quando la prossima Coppa del Mondo si terrà in Nord America nel 2026. Sarà ancora più giovane di molti suoi colleghi protagonisti di questa edizione in Qatar, da Lionel Messi e Cristiano Ronaldo a Luka Modric e Olivier Giroud. Ma l'anno scorso il numero 10 del Brasile aveva fatto intendere che non avrebbe partecipato a un'altra Coppa del Mondo.
In tre edizioni fin qui disputate senza troppa fortuna per sé e per la Nazionale, ha collezionato complessivamente 13 presenze e realizzato 8 gol e con quello messo a segno contro la Croazia ha raggiunto quota 77, eguagliando un simbolo del calcio planetario, come Pelè. Una magra soddisfazione, però, se si pensa che O'Rei può vantare in bacheca tre ben Coppe del Mondo. Neymar nulla.