AGI - La vittoria in rimonta con la Germania, la caduta sfortunata con la Costa Rica e ancora il ritorno dagli inferi dell’eliminazione contro la Spagna, con la palla che per millimetri rimane in gioco e avvia il ribaltone del 2-1 finale. Il mondiale del Giappone sembra la trama di un classico manga o anime sportivo nipponico, una favola ad occhi aperti che 125 milioni di giapponesi sperano di continuare a vivere anche agli ottavi contro la Croazia.
"Comeback story"
Da sempre tra i generi più popolari della fumettistica giapponese, manga e anime sportivi sfornano personaggi diventati spesso più famosi dei loro omologhi in campo. Il leggendario Holly & Benji, l’iconica saga cestistica di Slam Dunk, la serie d’animazione sulla pallavolo 'Haikyuu!!-L'asso del volley' (in cui figura tra i protagonisti l'azzurro Simone Giannelli) sono solo alcune delle storie che hanno avvicinato questi sport al grande pubblico del Sol Levante, dove il 20% della popolazione è agnostico in materia di sport e un altro 70% preferisce i ben più popolari baseball e sumo.
Tuttavia, in pieno stile giapponese, anche il miracoloso passaggio del turno dei ragazzi del ct Hajime Moriyasu in Qatar sembra ispirarsi a due epopee calcistiche della cultura pop nazionale. “Blue Lock”, manga ideato da Muneyuki Kaneshiro e Yusuke Nomura (a cui è stato concesso anche di disegnare le divise da gioco dei ‘Blue Samurai’), racconta di una federazione giapponese stanca di uscire sempre agli ottavi di finale della Coppa del Mondo, e che decide quindi di avviare un grande progetto per creare il miglior attaccante mai esistito. Non è pertanto una sorpresa che i due gol del talento del Friburgo Ritsu Dōan, che hanno avviato le rimonte con Germania e Spagna, abbiano catapultato lui e “Blue Lock” in cima alle tendenze Twitter in patria e non solo.
LE PROJET BLUE LOCK EST REEL ! pic.twitter.com/LFTGL5vlHe
— アラムドゥーリッラー ✨️ | Anime & Manga (@Medianimes) December 1, 2022
A Tokyo c’è anche chi sogna ancora più in grande, e spera per i ‘Blue Samurai’ un percorso analogo a quello della “Inazuma Japan” nel “Battle Frontiers International” dell’iconico anime popolare anche in Occidente, Inazuma Eleven. La storia ideata da Ten'ya Yabuno racconta di una nazionale giapponese che stoicamente passa un girone infernale con Italia, Stati Uniti, Inghilterra e Argentina, rimontando due partite che sembravano perse e cadendo solo con i ‘Kingdom’, la nazionale albiceleste che poi non passerà il girone (proprio come il Costa Rica). Nella fantasiosa competizione di Yabuno, la squadra di capitan Mark Evans sconfisse poi il Brasile in semifinale (che in Qatar potrebbe ritrovare ai quarti) e vinse in finale contro una sorprendente rappresentativa africana.
ITS NOW OR NEVER vs pic.twitter.com/lezcb8GYtW
— Inazuma Eleven Perfect Pics (@Inazuma11Pics) December 1, 2022
Sognare è lecito
Cresciuti nella cultura delle “comeback story” (intese come rimonte, rivincite, ritorni) e del fascino dell’essere underdog, perennamente tra gli sfavoriti, i giapponesi non vogliono smettere di sognare. Le lacrimi dei tifosi sugli spalti di Doha e le due invasioni di Shibuya, di cui l’ultima addirittura nel cuore della notte, sono immagini a cui il Giappone non era abituato ma raccontano bene la favola che stanno vivendo Moriyasu e i suoi ragazzi. Ora sul loro cammino troveranno la Croazia, semifinalista in Russia e guidata dal fenomeno Luka Modric, in un confronto che li vede ancora una volta perdenti nei pronostici. Tuttavia, Germania e Spagna hanno provato sulla loro pelle cosa significhi sottovalutare questa squadra, soprattutto qualora si ritrovasse in svantaggio e spalle al muro, condizione ‘ideale’ per scrivere l’ennesima favola targata Blue Samurai.
The streets of Shibuya after Japan beat Spain,what a amazing goal!#FIFAWorldCup2022 #JapanvsSpain #japen #shibuya pic.twitter.com/Z6E1qKlVhT
— Cevo (@setom1987) December 1, 2022