AGI - Riflettori accesi su Juventus-Inter, il derby d'Italia per eccellenza che andrà a chiudere la 13esima giornata del campionato di serie A. Ad anticipare la sfida e a raccontare all'AGI come si presentano all'appuntamento le due squadre con il solito carico di rivalità sono Massimo Zampini e Fabrizio Biasin, autori e opinionisti sportivi. Il primo sa tutto di Juventus (anche se è romano), il secondo ha l'Inter nel cuore. L'analisi dei due esperti comincia con un identikit dei due allenatori, Simone Inzaghi e Max Allegri.
Per Biasin, l'ex tecnico della Lazio "è arrivato a un passo dal baratro e nel calcio è raro salvarsi. Lui ce l'ha fatta, ne è venuto fuori con scelte importanti e coraggiose, anche grazie alla dirigenza e ai giocatori che l'hanno seguito. Ora l'Inter ha ritrovato la sua identità". Un risultato secondo l'opinionista di Milano "non ancora raggiunto da Allegri, al quale la società darà ancora tempo, anche se queste partite prima della sosta sono molto importanti perchè se Juventus non riuscisse a restare nell'orbita Champions o in zona scudetto, allora sì che si potrebbero fare ragionamenti importanti".
Zampini non si discosta più di tanto dall'analisi del collega: "L'Allegri bis non ha portato a vincere ma nemmeno a lottare, nè in campionato, nè in Europa. I problemi sono tanti che non si risolvono con un hastag contro di lui... Ora prevalgono delusione e insoddisfazione". Parlando del match di questa sera, va detto che i nerazzurri sono reduci da una striscia positiva di 4 partite per l'Inter, 3 per la Juve, con 3 cleen sheet: "Non c'è nulla di cui esaltarsi ma non era nemmeno cosi' scontato - osserva Zampini -, va dato il giusto peso a tutto, ora con l'Inter è un altro mondo... E la Juve per tornare ad essere ambiziosa, prima o poi deve vincere uno scontro diretto che manca da più di un anno".
Zampini ricorda anche che "la scorsa stagione, i bianconeri hanno fatto bene proprio contro l'Inter, sia in Coppa Italia, che in campionato. Oggi è ancora favorita l'Inter, perchè la Juve è alle prese con una serie di assenze e ha giocatori che non sono al meglio. La squadra meneghina è più pronta, più consolidata e più avanti e i risultati parlano, anche se l'anno scorso si è un po' buttata via. La Juve ha tante potenzialità, ma se non vince da più di un anno uno scontro diretto, non penso che succederà proprio domani", conclude amaro.
Più fiducioso, ovviamente, Biasin, convinto che l'Inter possa cavalcare l'entusiasmo dell'ultimo mese che, fino allo stop contro il Bayern, l'ha portata a collezionare ben 7 risultati utili consecutivi: "Questa partita ha il sapore di uno spareggio, una delle due rischia di uscire dalla corsa scudetto. Per chi perde ci saranno delle conseguenze che valgono di più della posta in palio. L'Inter è pronta, è tornata ad avere le certezze che aveva perso e affronterà la partita di domani con l'umore giusto, psicologicamente e fisicamente".
Un copione consolidato da 30 anni per alimentare veleni, creando quella eterna percezione di credito da riscuotere per i buoni martoriati dai cattivi. Gli episodi a parti invertite (anche recenti), i tavolini surreali: tutto via.
— Massimo Zampini (@massimozampini) November 5, 2022
Iuliano Ronaldo, partita omologata anche stavolta. https://t.co/DvjcHEslXC
Le scelte dei due allenatori
Parlando delle formazioni che scenderanno in campo, va detto che ancora in queste ultime ore permangono alcuni dubbi sugli undici titolari: in casa Juve si valutano i profili di Fagioli e Meretti, entrambi reduci da ottime performance contro il Psg. Su chi puntare? "Sono entrambi pronti, ho totale fiducia in loro - confessa Zampini -, potrebbero fare staffetta, ma anche coesistere, ed è formativo e giusto che vivano una partita di grande pressione come quella di domani, senza caricarli di responsabilità se non va come dovrebbe. Fagioli e Miretti hanno delle qualità per lo meno per far parte di una rotazione in una Juve anche al completo, è una buona opportunità per loro".
In casa Inter si assisterà al ritorno di Brozovic, out per infortunio dal 18 settembre, che pero' dovrà riconquistare titolarità del posto occupato da Cahlanoglu: "È logico andare avanti con l'impostazione con il turco in regia, che sta funzionando bene - spiega Biasin - ma il ritorno di Brozo è un'ottima notizia, perchè va a completare un centrocampo veramente importante che in Serie A non ha quasi eguali, e darà la possibilità di avere delle alternative di altissimo livello. Finalmente Brozovic non dovrà fare tutto da solo, come nelle ultime stagioni".
“#Brozovic pienamente recuperato per #JuveInter di domenica” (Sky)
— Fabrizio Biasin (@FBiasin) November 4, 2022
C’è chi trema (“oddio, e ora chi gioca?”) e chi si lecca i baffi (“#Calhanoglu, #Barella, #Brozovic, #Mkhitaryan + #Asllani: che centrocampo).
Io mi lecco i baffi.
E in difesa, Acerbi o De Vrij? Biasin li pone allo stesso livello ma in vista di domani si sbilancia: "L'alternanza ha fatto bene a entrambi, che stanno giocando a un buon livello e hanno dato buone garanzie. Forse contro la Juve, la fisicità di Milik e Vlahovic mi porta a pensare che Acerbi possa essere la scelta migliore".
E veniamo ai duelli interni tra i pali. Tra i bianconeri, Perin o Szczensy? Secondo Zampini, per quanto "Perin sia rassicurante e non si ha mai timore se il titolare si infortuna perchè lui è sempre pronto, Szczsney lo inserisco nell'elite mondiale, è tra i migliori portieri europei, purtroppo anche sottovalutato". Per Biasin, invece, all'Inter l'allievo sta superando il maestro: "La scelta di Onana ormai è definitiva, da quando c'è lui l'Inter è tornata a fare punti. Handanovic resta un monumento per noi, ma se prendi Onana che ha 26 anni, ed è dotato di esperienza internazionale, è logico che deve diventare il titolare in porta".
Dai portieri agli attaccanti, il passo è breve. Chi avrà la meglio tra i bomber? I padroni di casa "ora hanno più scelta e questo aiuta. Il punto è come stanno - si interroga Zampini -. Uno tra Di Maria e Milik lo metterei per aumentare la pericolosità, il polacco è ottimo in fase di raccordo per allargare il gioco, anche dietro gli attaccanti". Massima stima per il comparto offensivo avversario: "Dzeko - Lautaro sono una coppia molto collaudata. Il primo è un bravissimo attaccante, di grande classe, Lautaro è in forma".
In ogni caso si tratta di due pezzi da novanta che fanno dormire a Biasin sonni tranquilli: "In fase offensiva, l'Inter è superiore. E lo è anche senza Lukaku". Peccato che l'assenza del belga, unita a quella, nota da tempo, di Pogba alla Juve tolga ulteriore pepe a una partita che sulla carta si annuncia spettacolare. "La differenza è che l'Inter è riuscito ad ovviare grazie a Dzeko che, forte dei suoi 36 anni, ha saputo essere super performante. La Juve senza Pogba ha fatto fatica, ora sta cercando alternative, ma ne ha risentito di più".
Tuttavia, l'opinionista esperto di Inter riconosce che "in fase difensiva è superiore la Juve, che non a caso vanta la miglior difesa della serie A finora, con solo 7 gol subiti, è un dato clamoroso". Ragion per cui Biasin individua proprio in questo reparto, l'avversario da temere di più domani tra i bianconeri: "Il punto di forza della Juve è Bremer, un super difensore". L'ultimo confronto tra i due club riguarda il cammino fatto sinora in Champions League. La Juventus è retrocessa in Europa League, l'Inter si è guadagnata l'accesso agli ottavi di Champions.
La questione Champions
Questo potrebbe spiegare gli umori opposti che divideranno le due contendenti: "Il rimpianto più grande è quello di non aver mai lottato per la qualificazione, aver chiuso il girone con i 3 punti, è stato troppo deludente per non essere amareggiati - ammette Zampini, fondatore di Juventibus.com -. Non brucia tanto l'esclusione dalla Champions, perchè dopo 10 anni di fila poteva succedere, e con Benfica e Psg puo' capitare, ma il modo con cui si è affrontata la competizione".
Anche i nerazzurri arrivano da un insuccesso in Europa contro il Bayern Monaco, ma per Biasin la battuta d'arresto è "fisiologica": "Quando si arriva da un mese di ottime prestazioni, è nell'ordine delle cose considerare di poter perdere contro una squadra superiore, ma a testa alta così come è stato martedi'. è meno giustificata la sfida dell'andata, dove l'Inter ha perso "non giocando". Ma al ritorno, l'obbiettivo è stato comunque raggiunto, senza infortuni e senza ammonizioni visto che Lautaro che era diffidato. Quindi missione compiuta!".
L'Inter dovrà ora attendere i sorteggi di lunedì alle 12, per scoprire quali saranno i prossimi avversari: "Serve fortuna - sentenzia Biasin -. Mi piacerebbe molto una sfida contro il Tottenham, sia per ritrovare Antonio Conte e poi perchè il calcio di Inzaghi ha le armi per far male a quello dell'ex tecnico nerazzurro. Il Totthenam ha un potenziale più forte, ma l'Inter non parte battuta. Chiaramente vorrei evitare Manchester City e Real Madrid".