AGI - "5 maggio? Ognuno ha la sua storia", "la gentilezza di Pioli è un plus raro", "a Ibra farei una statua in Duomo": Germano Lanzoni, voce ufficiale del Milan e noto attore, ha condiviso con l'AGI l'attesa per l'ultima giornata di campionato che porterà il tricolore a una delle due sponde di Milano.
Il Milan è a un passo da uno scudetto che aspetta da 11 anni, l'Inter attende e spera in un passo falso dei cugini per riconfermare anche quest'anno il titolo di Campioni d'Italia. Un colpo di coda che gli interisti hanno subito il 5 maggio di 20 anni fa, quando furono spodestati proprio all'ultima giornata dalla Juve e declassati al terzo posto con la rimonta della Roma, e che ora 'sognano' di far infliggere ai cugini: "Ognuno ha la sua storia e la scrive ogni giorno. Dal dicembre del 1899 ci sono tante date nei nostri calendari", minimizza il 55enne comico milanese.
Qual è l'x factor del Milan che l'Inter non ha per centrare lo scudetto? "Un gioco di squadra unita e quel sorriso che chi insegue un sogno, due punti in più e il mio cuore", replica Lanzoni. Un gruppo che secondo l'attore e autore di Brusiglio, ha avuto un percorso di crescita importante anche grazie al grande lavoro del suo leader in panchina: "La gentilezza di Pioli è un plus raro, la forza nelle sue idee ha trasformato un gruppo di giovani calciatori in una grande squadra", continua "il collettivo ha fatto un passo avanti, tutti hanno dato di piu'".
Lo speaker dei rossoneri, impegnato ad annunciarne la formazione prima di tutte le gare giocate a San Siro, si sofferma su alcuni dei giocatori della rosa milanista: "Tra Leao e Tonali è una bella gara testa a testa. Sandro si è tolto la maglia del 'predestinato' e ha fatto vedere a tutti la sua pelle rigorosamente rossonera. Leao si è reso conto di quanto è forte e secondo me si sorprenderà anche lui di se stesso, è solo l'inizio della sua carriera. Kalulu ha fatto un salto quantico e Mike Maignan è uno spettacolo vederlo governare la porta. Davide Calabria e Florenzi sono due gladiatori eroici".
E ancora: "Adoro Alexis Saelemaekers, la Coppa d Africa si è fatta sentire sicuramente nella stagione di Bennacer e Kessie, loro non mollano un centimentro quando sono in campo!" . Un elogio particolare è rivolto ai due attaccanti più maturi della squadra: "Olivier Giroud è l'uomo dei goal pesanti, quando il gioco si fa duro, lui c e'!" E su Ibra: "beh Ibra è Dio". È ancora incerto il futuro dello svedese al Milan, ma non nel cuore rossonero di Germano Lanzoni: "È leggenda, a Ibra farei una statua in Duomo, vorrei che non smettesse mai di giocare. Non voglio pensare troppo al futuro. Io amo vivere il presente, il qui e ora, e Ibra ora c'è".
In vista del mercato estivo, il fondatore di HBE - Humor Business Experience ha totale fiducia in quelle che saranno le scelte della società: "Ho troppo rispetto per la dirigenza per proporre qualcuno, hanno dimostrato con i fatti la loro competenza e lungimiranza. Maldini e Massara sono i numeri 1", e in dialetto milanese dice "ogni ofelè fa il so mestè". Ma di questo se ne parlera' nelle prossime settimane, il futuro più prossimo ci dà appuntamento domenica alle 18 per Sassuolo - Milan: all'andata vinsero gli emiliani per 3-1 con gol di Scamacca, autogol di Kjer e rete di Berardi, in doppia cifra contro il Diavolo. Da quella data cosa è cambiato? "L'obiettivo. Non sono i tre punti ma l'intero campionato", risponde Lanzoni, che non ha affatto paura di affrontare i neroverdi di Dionisi: "Nutro un grande rispetto, è un ottima squadra".
E conclude scherzosamente citando Martin Luther King: "La paura bussò alla porta, il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno. E io Credo al coraggio dei nostri ragazzi".