AGI - Euforia, emozioni e un piccolo grande sogno che continua: il 'Day after' di Roma-Leicester, nella Capitale sponda giallorossa si respira un’aria gioiosa, un misto di consapevolezza e paura, con un pensiero unico: la finale di Conference League che la squadra di José Mourinho giocherà a Tirana il 25 maggio, contro il Feyenoord che ha eliminato il Marsiglia.
Dopo 31 anni
La Roma manca dalla finale di una competizione europea dalla lontana stagione 1990/1991. Si trattava della vecchia Coppa Uefa e i capitolini all’epoca persero contro l’Inter. Più in generale erano 9 anni che i giallorossi non raggiungevano l’ultimo atto di un torneo, in quel caso la Coppa Italia persa con la Lazio nel 2013. Ecco spiegata l’euforia di una tifoseria che nel suo ‘piccolo’ è tornata a sognare: “Una cosa del genere in una semifinale di Conference League, contro il Leicester, solo Mourinho poteva causarla. Immenso”, commentano i tifosi sui vari social network rendendo merito al tecnico portoghese di tutto questo seguito e attaccamento alla squadra.
L'emozione di Mou
Un allenatore che in carriera di titoli ne ha vinti parecchi e anche abbastanza importanti, ma che davanti a una dimostrazione d’amore così forte ha fatto vedere in mondovisione di sapersi ancora emozionare: “Sono in un momento della mia carriera che non lo faccio per me stesso. Non la sento come una finale in più, lo faccio per i miei giocatori, per i nuovi proprietari che sono nel calcio da poco, per i tifosi, per la gioia della gente romanista. Mi sono emozionato non per me, ma per l’emozione degli altri”, ha spiegato a chiare lettere l’ultimo tecnico in grado di portare al trionfo una squadra italiana in Europa (l’Inter del triplete nel 2010).
La corsa ai biglietti
Ora ci riproverà a distanza di 12 anni, in una competizione chiaramente inferiore di livello, ma con la stessa passione e voglia di sempre. Passione e amore che il popolo giallorosso non farà mancare in questi 20 giorni scarsi che mancano alla finale di Tirana, ricambiati da una società che ha dimostrato sin da subito di coccolarsi i propri tifosi. A neanche un’ora di distanza dal triplice fischio di Roma-Leicester, infatti, il club capitolino aveva già annunciato tutte le info sui biglietti per la finale, specificando che i 166 abbonati che erano presenti a Bodo la sera della disfatta per 6-1, avranno un posto garantito alla National Arena di Tirana. Il resto dei biglietti (appena 6mila vista la capienza di soli 22.000 posti dello stadio) finiranno in mano solo agli altri abbonati più fortunati selezionati tramite un ‘concorso’. Pochi minuti dopo l'apertura della procedura per la partecipazione, c’erano già oltre 5mila tifosi che si erano registrati con la speranza di accaparrarsi il preziosissimo tagliando.
"Famiglia totale"
“Famiglia totale”, ha ribadito più volte Mourinho nelle interviste post partita della semifinale, sottolineando, come se ce ne fosse bisogno, che mai come quest’anno la Roma e i suoi tifosi sono uniti da un legame indissolubile che ora va consacrato in un trionfo europeo.