AGI - “Lotta scudetto? Si deciderà all’ultima giornata, non mi aspettavo la brusca frenata del Milan ma può ancora farcela”. La Lazio è ancora discontinua, "ma la costanza richiede tempo”: Giuseppe Favalli, doppio ex di Lazio e Milan, fotografa così le due squadre che si fronteggeranno domenica sera in uno stadio Olimpico colorato prettamente dei colori del Diavolo, causa scioperi dei tifosi della Lazio contro il caro biglietti.
“Per me è una partita speciale, fatta di ricordi ed emozioni forti”, ci racconta Giuseppe Favalli, ex difensore 50enne lombardo che nei suoi 23 anni di carriera ha vestito le maglie di Lazio, Inter e Milan. “È una partita che mi piace guardare, sono stato benissimo con entrambi i club, ripenso alle gioia dei trofei vinti”.
In particolare Favalli si sofferma sulla finale di Coppa Italia del 1998 vinta in rimonta 3-1 con la Lazio all’Olimpico, dopo lo 0-1 dell'andata a San Siro: “Erano le prime vittorie del bel periodo alla Lazio”, dove l’ex laterale sinistro ha trascorso 12 anni della sua carriera vincendo anche uno scudetto e tre Coppa Italia.
“Con la maglia del Milan invece, ricordo la mia prima volta all’Olimpico, è stato strano giocare in quello stadio dopo tanti anni con la maglia della Lazio, una sensazione che mi ha accompagnato ogni volta che affrontavo queste sfide”, racconta. Con i rossoneri Favalli ha vissuto quattro stagioni, conquistando la Champions League 2007 sotto la guida di Ancelotti.
L’ex difensore originario di Orzinuovi, nel bresciano, in carriera di scudetti ne ha vinti due, uno alla Lazio e uno a tavolino con l'Inter. Sulla lotta per il titolo è convinto che “si deciderà all’ultima giornata, è un bel campionato.”
E sul Milan, sottotono nell'ultimo periodo in cui fatica a segnare, Favalli osserva: “Non mi aspettavo questa brusca frenata. Il mal di gol? Può succedere, ci sono periodi più facili e altri meno. Non c’è una 'cura', devono solo continuare a fare quello che hanno dimostrato fino ad ora, essere una grande squadra pronta a vincere e giocare bene. E soprattutto sapere che possono ancora puntare allo scudetto”.
La capolista sfiderà la Lazio di Sarri, al suo primo anno da successore di Inzaghi: “Se si sente la sua mancanza? dopo 5 anni, cambiare allenatore e modulo e gioco non è mai facile.”
I biancocelesti sono settimi, in ritardo di 6 punti rispetto alla scorsa stagione, tra performance di alto livello e passi falsi come l’ultimo pareggio contro il Torino: “Stagione deludente? No, stanno facendo un buon lavoro ma sicuramente possono fare meglio. Sono discontinui, ma la costanza richiede tempo”. Sul suo futuro Favalli non si sbilancia: “Oggi mi diverto a guardare le partite, poi non si può mai dire, magari mi riavvicinerò al calcio...”.