AGI - Una volata a tre per lo scudetto ma anche per evitare la Serie B: Serse Cosmi, allenatore specialista in salvezze, vede Genoa, Cagliari e Venezia a giocarsi l'ultimo posto utile nelle sette giornate che concludono il campionato. “E’ vero che il rush finale può regalarci sorprese, ma vedo la Salernitana ormai troppo distante dal traguardo e la Samp all’85% fuori pericolo”, spiega in un'intervista alla AGI il 63enne tecnico umbro che ha allenato una quindicina di squadre, dal 'suo' Perugia a Genoa, Udinese, Venezia, Brescia e Lecce.
"Preparazione maniacale"
Per Cosmi "il Genoa poteva fare qualcosina in più contro il Verona ma non l’ha fatto, e oggi è costretta a rincorrere ed affrontare un calendario sulla carta più complicato delle altre". "Il Venezia", aggiunge, "viene da tante sconfitte, ma con una partita da recuperare può rientrare in lotta; il Cagliari ha un organico migliore, ma si è inceppato nelle recenti giornate”. Le ultime della classe si preparano dunque a un nuovo turno di campionato ricco di insidie, che vede rispettivamente i liguri di Blessin e gli uomini di Mazzarri alle prese con due big, Lazio e Juve, dopo i ko contro il Verona e l’Udinese, con i friulani che questa volta tenteranno di strappare punti al Venezia, reduce da 5 ko di fila.
“Adesso è necessario preparare in maniera maniacale una partita alla volta, e indipendentemente dal risultato, preparare subito la successiva, senza tralasciare niente”, commenta il tecnico che ha fatto della grinta e dell'arte di arrangiarsi tirando fuori il meglio da ogni giocatore il suo marchio di fabbrica.
B equilibrata
Passando al campionato cadetto, all'insegna dell'incertezza, per Cosmi "è il Lecce la squadra più forte": "Del resto quando hai in rosa un cannoniere e un vice cannoniere del campionato, faccio fatica a pensare che non possa essere la favorita". I salentini sono in scia alla capolista Cremonese, ma sono tutte vicine: “Assisteremo a dei playoff di altissimo livello”, conferma l’ex allenatore giallorosso.
Lotta scudetto
Sulla lotta scudetto Cosmi vede Milan, Napoli e Inter che "hanno tutto per vincerlo ma anche qualcosa che manca". I nerazzurri campioni d’Italia "rientreranno in maniera decisa e convinta solo se vinceranno a Bologna, e non sarà una partita facile" mentre "se il Napoli non avesse avuto tutti questi infortuni, avrebbe qualche punto in più che oggi sarebbe decisivo". "Se riuscisse a vincere contro Fiorentina e Roma, avrebbe buone possibilità", è il parere del tecnico che non è sorpreso dai passi falsi del Milan con le 'piccole': "Sono squadre organizzate in campo esattamente come le grandi, a volte anche meglio, quindi sopperiscono alle mancanze tecniche con tanta preparazione e organizzazione", osserva il tecnico di Ponte San Giovanni. "L’aspetto mentale è tutto, una piccola sa che ha poco da perdere; la big invece ha tutto da perdere". Nella volata tricolore "sarà fondamentale non perdere giocatori decisivi per infortuni", è la previsione di Cosmi, inoltre "le big oggi hanno un tutte lo stesso problema, che non fanno gol. Non ci sono più attaccanti che risolvono i match anche nelle partite no".
Roma a due volti
Una riflessione che vale anche per la Roma, della quale il tecnico umbro, noto cuore giallorosso, è rimasto deluso per il ko nell'andata dei quarti di finale di Conference League con il Bodo Glimt in Norvegia. “È stato peggio della debacle dello scorso 6-1” rimediato nella fase a gironi della nuova competizione europea, sottolinea, "perché c'era più consapevolezza dell’avversario eppure ho trovato una Roma masochista, con errori improponibili contro avversari di livello inferiore”. I romanisti sono chiamati dunque all’impresa all’Olimpico, dove sarà necessario vincere con due gol di scarto: “Dovrà ribaltare un risultato, poteva essere tutto normale, ma per la Roma non è semplice fare cose normali”. Va meglio in Serie A dove la squadra guidata dallo Special One Mourinho è reduce da 10 risultati positivi consecutivi: “In Italia sì, si è assestata e Abraham al primo anno sta facendo molto bene”.
Il Var fa bene alle piccole
“L’uomo del fiume”, come si definisce nella sua biografia, interviene anche sui cambiamenti degli equilibri delle partite di oggi con la presenza del Var “una volta certi rigori delle piccole non venivano proprio considerati, oggi c è un mezzo tecnico che da loro maggiori possibilità”.
Quanto al panorama attuale degli allenatori in Europa e in Italia, Cosmi si schiera: “Chi stimo di più? Mi piacciono Klopp e Guardiola, sono diversi ma mi piacciono per quello che esprimono a livello di filosofia, non di gioco. Non sono mai banali, esprimono concetti che arrivano al cuore e alle mente delle persone. Da altri sì, sento argomenti tecnici e tattici, ma non mi arrivano.
"In Italia, invece, il migliore allenatore è Luciano Spalletti. Nell’ultima gara contro l’Atalanta il tecnico azzurro ha portato delle soluzioni tattiche che nessun altro ha realizzato. Tra gli italiani anche Ancelotti, come persona e come gestione del gruppo, come tutto. E tra i giovani, ad oggi dico De Zerbi".
Motivatore, istintivo e uomo dal grande temperamento, sul suo modo di affrontare la professione, Cosmi racconta: “Le critiche mi stimolano tantissimo, per carattere. Gli attacchi personali o costruzioni dei media senza motivo, sia in senso negativo che positivo, mi danno fastidio”. E infine, tra passato e futuro “se c’è una squadra che tra tutte che ha consacrato la mia carriera e la mia vita - conclude Cosmi - è il Perugia. Per il futuro posso dire che ho molta voglia di allenare ancora, con la consapevolezza di poter dare ancora tanto al calcio”.